Si è appena concluso il primo intenso weekend di spettacoli della tanto attesa XX edizione del Festival Internazionale Castel dei Mondi. Oltre a Griselda delle compagnie La Luna nel Letto e Charlie Calamaro Avan Project e all’Amleto di Michele Sinisi, ad emozionare il pubblico lo spettacolo di luci, danza e suoni Ljos della compagnia Fuse*.
Ljos è luce. Creazione di luce, con la luce. In uno spazio sospeso luci e suoni si fanno tridimensionali e si possono toccare. Nel centro del tutto, che è un intero Universo, il corpo umano sposta corpi celesti e vibrazioni sonore, creando un tutto vuoto nel tutto pieno dell’infinito e danzando sulle onde di energie sonore e luminose, prima del contatto esplosivo finale.
La discesa del corpo danzante – quello della leggiadra Elena Annovi di Fuse* – è creazione, l’Universo che genera se stesso, la materia che prende vita come con il più perfetto Bosone di Higgs.
Il movimento interattivo si fa percorso di conoscenza per comprendere l’origine di tutta quell’energia che contiene, trattiene e diffonde.
Ljos è un Big Bang in scala ridotta. Venti minuti di perfetta creazione che inizia dal più recondito degli spazi antigravitazionali, fino a dare alla luce un corpo umano fatto della stessa sostanza e della stessa voce delle stelle. Un microcosmo in sintonia parallela al macrocosmo che lo ha generato e di cui è parte attiva e integrante. La sintesi precisa dell’equilibrio tra uomo e universo come dovrebbe essere.
Ljos è una performance di visual art e sound interactive che fa di un’approfondita ricerca tecnologica e di uno studio scientifico, un’esplosione di emozioni che attingono alla più profonda natura umana e ne riportano alla luce gli istinti primordiali, svegliandone la genuinità e la verità che sono alla base di ogni singola vita. Esattamente incastrata alle vite degli altri, in quel suo essere tassello, cuneo, in una dimensione senza confini e senza tempo.
Ljos è la dimostrazione in forma di teatro che l’incontro tra arte e scienza richiede e favorisce al tempo stesso una visione libera dalle convenzioni, al fine non solo di emozionare ma anche di esplorare fenomeni naturali altrimenti incomprensibili.