«L’ambiente è di tutti ed ogni fruitore è protagonista e responsabile del suo stato di salute, della fruibilità e del decoro della stesso». È questo il messaggio che, durante il primo incontro divulgativo con la stampa, Mauro Sasso, coordinatore del progetto regionale del Numero Verde per la segnalazione dei reati ambientali 800 894 500, ha lanciato ai cittadini e turisti che si accingono a vivere la stagione estiva 2016.

«Il nuovo Numero Verde – continua Sasso – è esattamente un filtro tra il segnalante, quindi il cittadino, e le istituzioni. Raccogliamo le segnalazioni che possono giungere al call center, le valutiamo e le giriamo, se fondate, alle autorità competenti».

L’Incontro si è tenuto a Trani, presso una delle zone della costa più problematica in quanto a fruibilità: il lido “Marechiaro”. Durante lo stesso è stato fatto un bilancio dei primi giorni di attività che vedono i primi buoni risultati.

«Siamo alle prime due settimane di attività e sono giunte già più di cinquanta segnalazioni – spiega Sasso – molte inerenti all’abbandono abusivo di rifiuti, anche pericolosi, come l’amianto. Ma anche spiagge impraticabili o infrequentabili, un esempio ne è la presenza di bagnanti nudisti. Anche a Barletta ogni violazione dell’ordinanza balneare è stata segnalata e dopo inoltrata ai carabinieri.

Il servizio di raccolta delle segnalazioni torna dopo tre anni di inattività e questa volta lo fa con un forte ed importante spirito di squadra. coprendo l’intero territorio regionale pugliese esso, infatti, si serve di diverse associazioni. Nel progetto sono coinvolte più associazioni che se ne sono fatte carico, ovvero, i Rangers di Italia, Fare Ambiente e Pro Natura, gruppo Ripalta area protetta. Loro cercheranno di suggerire a sindaci e autorità competenti dei miglioramenti sempre nell’ambito del numero verde.

La calda stagione è appena cominciata, i lidi autorizzati hanno affisso il numero verde, secondo normativa, all’ingresso dei propri stabilimenti. Importante è divulgare e far conoscere perché si possa segnalare, se non per altruismo, almeno per amor proprio e della propria salute».

A questo primo incontro seguiranno altri nelle varie province della regione tutti finalizzati alla diffusione del servizio.