Da questo anno scolastico l’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Andria è ufficialmente una scuola statale. Ma dopo l’iniziale entusiasmo per un percorso che permetterà in futuro di non perdere un presidio storico ed essenziale per il territorio intero, si è passati alla concreta definizione delle problematiche. Problematiche nate soprattutto dalle continue e costanti iscrizioni all’ITA che, nel prossimo anno scolastico, potrebbero portare dopo decine di anni, ad avere sei classi prime con oltre 400 studenti da accogliere nella struttura di Piazza San Pio X, struttura provinciale ed in cui c’è anche la sede legale della Provincia stessa.

Problemi che la dirigenza scolastica ha voluto metter in evidenza in una seduta pubblica di una conferenza di servizi nella quale sono stati invitati politici, genitori ed alunni, per discutere di quello che dovrà esser la prossima stagione scolastico dell’Agrario. All’incontro, dopo un’iniziale tentennamento, ha partecipato anche il Presidente facente funzione della Provincia BAT, Beppe Corrado, assieme ai Consiglieri regionali andriesi Grazia Di Bari, Sabino Zinni e Nino Marmo. Al tavolo anche il Sindaco di Andria Nicola Giorgino.

Il Preside dell’Istituto ha richiesto il riattamento di 6 ambienti del plesso Ita di Andria per allocarvi 3 aule e 3 laboratori: laboratorio di zootecnia, laboratorio di chimica e laboratorio di agraria, le cui strumentazioni, pur esistenti, sono di fatto inutilizzabili per mancanza di idonei locali, e interventi manutentivi dell’edificio: pareti con umidità ed efflorescenze a vista, vetri sottili e non antischegge, porte delle aule non a norma, infissi in ferro con relative ringhiere in avanzato stato ossidativo, lucernaio nella parte antistante l’auditorium fatiscente. Altre carenze strutturali quelle relative al campo sportivo le cui vie di accesso sono ad oggi di fatto impraticabili. Tutti interventi che servono a garantire quelle condizioni “minime” previste dalla normativa vigente in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre è stata fatta richiesta di utilizzo della tenuta “Papparicotta”. Ci si riferisce alla recente decisione dell’Ente Provincia di indire un avviso pubblico per l’affidamento della conduzione temporanea dei terreni della suddetta azienda agricola ad oggi in totale stato di abbandono.

Dalla politica, dopo aver ribadito che il ruolo della Provincia è profondamente modificato rispetto al passato, sono arrivate rassicurazioni rispetto agli interventi che saranno effettuati nei prossimi mesi anche se è stata ribadita la necessità di attendere la relazione tecnica sull’agibilità dell’intera struttura gravata da tempo, ormai, da un problema di staticità che ne compromette gli ambienti e l’utilizzo. Per le aule in più potrebbero esser utilizzate le stanze nella zona sottostante la struttura dove erano allocati gli uffici della Polizia Provinciale. Per l’Azienda Papparicotta, invece, la Provincia dovrà verificare la possibilità del vincolo della struttura per attività didattica e la conseguente impossibilità ad alienarla poichè riveniente da una donazione. Tanti temi, tanti problemi e tante opportunità che dovranno esser colte per continuare a sostenere un punto didattico-educativo essenziale per il territorio e per la formazione dei giovani futuri.