«Visitare i bambini ricoverati negli ospedali del nostro territorio. Capitava. E, a parte la premura e la dolcezza del personale sanitario e soprattutto delle mamme dei piccoli ammalati, nei loro occhi vedevamo un velo di tristezza. Accarezzavamo il sogno di approcciarci a loro indossando un naso rosso e magari indossando il camice bianco, quello stesso che li spaventa perché scatena in loro esperienze dolorose. Quel sogno non l’abbiamo lasciato nel catalogo “lo farò” ma in quello “si può e si fa”.
Eccoci qua, da poco rientrati da Lisbona, dove abbiamo preso parte ad una importante conferenza internazionale dei nasi rossi. Ci chiamiamo clowndottori, sì, perché siamo clown (ma non quelli del circo) e siamo dottori (ma non quelli veri, che visitano e danno le cure). Da tutto il mondo ci siamo ritrovati. Buffi, con i nostri capelli arruffati o nascosti sotto copricapi improbabili, imbrachettati in abiti sgargianti, vistosi, bizzarri, coloratissimi e con i piedi infilati in scarpe giganti. E tutti, ma proprio tutti, con quella espressione di gioia in faccia, la vera letizia che contagia e infiamma.
Anche noi di Andria, dell’associazione In Compagnia del Sorriso, dall’estremo sud della nazione, gli unici clowndottori appartenenti alla Federazione Nazionale dei Clowndottori del mezzogiorno d’Italia, siamo stati a Lisbona alla “Healtcare Clowing International Meeting“ nei giorni 21-22-23 marzo. Ci siamo arrivati dopo tante peripezie, persi tra voli aerei cancellati, rimbalzati da diversi treni, sballottati da pullman e circolari. Alla fine ce l’abbiamo fatta! Abbiamo potuto appuntare la nostra puntina da disegno sul cartellone che indicava le provenienze da tutto il mondo. Proprio qui, in Italia, in Puglia, su Andria! Non ci sembrava vero.
Dalla nostra nascita, con atto notarile 24 febbraio 2011, contiamo dopo due corsi di formazione la preparazione su 50 clowndottori, di cui i clown operativi operativi vantano 1050 ore di servizio gratuito negli ospedali di Andria-Barletta-Bisceglie, 2350 bambini contattati e altrettanti accompagnatori, oltre a circa 110 operatori sanitari, un progetto di ricerca sugli adulti ricoverati in Ematologia Oncologica dell’ospedale di Barletta, la pubblicazione di un libro e tantissime altre esperienze (nel carcere femminile, in casa famiglia, eccetera). Siamo una realtà e siamo stati in Portogallo. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere il padre dei clowndottori di tutto il mondo Michael Christensen, di New York City, oltre a partecipare ai gruppi di lavoro e alle relazioni nella sala delle conferenze. Abbiamo imparato tanto e tanto trasferiremo ai nostri compagni che non hanno potuto partecipare, compagni che ringraziamo con tutto il cuore per il sostegno e l’incoraggiamento.
A parte le magistrali lezioni sull’esperienza dei clowndottori esplicitate in molte ricerche scientifiche, che accreditano la valenza della clownterapia, ci sono stati momenti di socializzazione molto simpatici. Uno di questi è stata la passerella internazionale con i clowndottori che a turno hanno sfilato mostrandosi in abiti clown e portando la bandiera della propria nazione. Per l’occasione due di noi nella loro simpatica esibizione hanno esposto anche la bandiera degli ultras della curva nord della squadra di Andria, in onore dei calciatori della Fidelis e dei tifosi che da tempo sostengono i clowndottori. Siamo stati a Lisbona, siamo ormai una gran solida realtà del nostro territorio.
Chiunque voglia sostenere la nostra missione può farlo con donazioni liberali, acquisto del libro e contributi liberali con causale “Clowndottori Città Sana” con c.c. Postale n. 1022679813 o con bonifico bancario IBAN: IT14R0760104000001022679813. E’ anche possibile destinare il 5 per mille al seguente codice fiscale : 90081040728».