Un vigile urbano di prossimità per combattere la microcriminalità diffusa e riallaciare un filo ormai spezzato tra il corpo di Polizia Locale e la cittadinanza. E’ questa l’idea passata al vaglio della Giunta Comunale, nella seduta di ieri pomeriggio, ed approvata attraverso specifici atti di indirizzo introdotti dal neo assessore alla Polizia Municipale Pierpaolo Matera.

«Uno dei miei primi atti dopo la nomina ad assessore – ha spiegato Matera – è stato quello di fare una prima riflessione verificando come, oltre ai presidi classici delle forze dell’ordine, in città la presenza dei Vigili Urbani non fosse correttamente percepita. Per una serie di ragioni a partire dalla necessità per loro di svolgere diversi compiti amministrativi ma anche perchè c’è la necessità più integrale di una riorganizzazione. E’ necessario, insomma, rinsaldare un rapporto di fiducia tra cittadini e vigli urbani che negli ultimi anni è decisamente venuto meno».

Il neo assessore ha poi ricordato come l’esperimento del Vigile di Prossimità, sia in atto ancora in poche altre realtà territoriali e, dunque, Andria vuole esser una sorta di banco di prova per questo nuovo strumento. In sostanza la città sarà divisa in sei microzone nelle quali agirà singolarmente un vigile urbano appiedato ma facilmente identificabile. Lo stesso vigile dovrà monitorare ed intervenire in caso di atti di microcriminalità ma anche in caso di mancato senso civico da parte dei cittadini oppure, semplicemente, diventare un vero e proprio punto di riferimento in caso di necessità ed informazioni.

Il servizio partirà il 1 settembre, stando alle parole dello stesso Matera durante la Giunta Comunale, poichè si sta individuando un sottufficiale per la gestione specifica di questo servizio. «Credo che questo sia un primo passo – ha concluso Matera – per riqualificare un corpo che ha una tradizione storica ma che ha necessità di una profonda riorganizzazione».