«A rischio il futuro delle 14 Scuole dell’Infanzia Paritaria senza fine di lucro se non si interviene subito. Stanche di subire le lungaggini temporali con le quali l’amministrazione Giorgino elargisce i contributi dovuti loro per Legge. A tale situazione è legato anche il destino di molti dipendenti che potrebbero ritrovarsi disoccupati, con tutte le difficoltà del caso». Interviene così, in una nota, il centro-sinistra andriese, nelle veci di PD, GD, Lista Sabino Fortunato per Andria, Lista Emiliano Sindaco di Puglia, e Lista Civica Progetto Andria.

«Infatti, dopo aver terminato di pagare l’anno scolastico precedente con immenso ritardo, il nostro Comune dovrà pagare, alle stesse, tutto l’anno scolastico 2018/2019. Ma andiamo per ordine – dichiara il segretario cittadino Giovanni Vurchio – :Era il mese di Luglio 2017 quando, con una deliberazione di Giunta Comunale, l’amministrazione Giorgino dichiarava immediatamente eseguibile un provvedimento in favore delle scuole dell’Infanzia Paritarie senza fini di lucro per l’ A.S. 2017/2018 e 2018/2019. Con successive determinazioni dirigenziali si approvavano lo schema di convenzione ed il prospetto dei contributi da erogare alle 14 scuole. Lo scopo del provvedimento era ed è quello di garantire l’esercizio del diritto allo studio ai minori di età compresa tra i tre ed i sei anni. Un progetto educativo in armonia con i principi della costituzione.

Ma la convenzione, sottoscritta tra il comune e le 14 scuole, prevedeva oltre all’obbligo del Comune di riconoscere un contributo annuo per ogni alunno iscritto o frequentante, anche l’obbligo per le scuole di indicare, annualmente, sia il numero e le generalità degli iscritti che la consegna di una dichiarazione sostitutiva, rilasciata dal Legale rappresentante, con la quale si attestasse la regolarità nei pagamenti dei dipendenti, dei contributi assicurativi e previdenziali, pena la sospensione dell’elargizione del contributo.
Il problema è proprio qui : Il Comune non contribuisce nei tempi previsti, per le note difficoltà di cassa, e le Scuole non riescono ad ottemperare con regolarità ai tanti adempimenti fiscali, previdenziali ed assicurativi. Conseguenza naturale vorrebbe che , o i legali rappresentanti delle Scuole pagassero con le proprie risorse i debiti nel frattempo maturati, oppure non saranno in regola per ricevere il contributo comunale. Insomma, il classico esempio del cane che si morde la coda.

Per le scuole paritarie della nostra città è un momento estremamente difficile! Un bilancio decisamente critico per un settore che, di fatto, contribuisce a portare avanti il servizio scolastico statale. Infatti, sono scuole pubbliche a tutti gli effetti, come le statali, perché gli è stata riconosciuta la parità scolastica, l’equipollenza cioè del titolo e del metodo rispetto a quella statale. A pesare sul settore, dunque, non è stata solo la crisi economica che ha investito le famiglie ma anche la pessima collaborazione di un’amministrazione che sta mettendo in difficoltà i gestori degli istituti, intenzionati a mollare tutto. Evitiamo, dunque, il verificarsi di tale situazione perché la straordinaria forza dell’istruzione e dell’educazione accompagna i bambini, i ragazzi e gli adulti verso un percorso di affermazione personale e sociale, permettendo di raggiungere dei traguardi di sviluppo che rendono la persona, un cittadino, un uomo o una donna. L’amministrazione si attivi subito», conclude la coalizione di centro-sinistra