Una colorata onda blu in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della Città di Andria per raccontare l’importanza di sensibilizzare l’intera comunità sulla consapevolezza nei confronti di una tematica delicata come quella dei disturbi dello spettro autistico. Ed il territorio andriese, attraverso il coinvolgimento delle scuole, ha risposto presente partecipando con grande fantasia alla campagna di sensibilizzazione immaginata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione per celebrare la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo istituita sin dal 2007 dall’ONU e che si celebra il 2 aprile.

«Abbiamo prolungato l’idea di questa campagna dal 3 al 7 aprile – ci dice Paola Albo, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Andria – perchè abbiamo voluto coinvolgere direttamente tutte le scuole. Praticamente tutti gli istituti hanno aderito con entusiasmo, e ringrazio dirigenti e docenti, alla proposta di esporre palloncini e locandine anche per promuovere sia maggiore consapevolezza verso la problematica dell’autismo che per la partecipazione al convegno organizzato sabato scorso dal Presidio di Riabilitazione dei Padri Trinitari “A. Quarto di Palo e Mons. G. Di Donna” in collaborazione proprio con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Andria. Il nostro dovere, per la gravità e le peculiarità della patologia, è quello di moltiplicare le occasioni di inclusione per chi è affetto da autismo».

Palloncini, all’esterno ed all’interno degli istituti, ma anche magliette pensate ad hoc, manifesti ed incontri nelle singole scuole per parlare soprattutto dell’importanza di inclusione dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. La campagna di sensibilizzazione, tutavia, continua anche nelle prossime settimane visto che le stesse scuole sono state coinvolte anche in un progetto a livello provinciale come ci comunica lo stesso Assessore Paola Albo: «La nostra azione di sensibilizzazione non finisce qui e voglio ringraziare di cuore tutti coloro i quali continuano a voler fare rete ed a partecipare ad azioni significative che puntano dal basso ad informare quante più persone possibili sulla necessità di consapevolezza del fenomeno».