Tre delibere dei due Commissari ad Acta insediatisi nei primi giorni di dicembre, fanno riaffiorare l’ormai notoria vicenda dei debiti fuori bilancio da corrispondere per vecchi espropri pagati al di sotto del loro valore effettivo. Il Comune di Andria, nel giro di pochissimo tempo, dovrà corrispondere agli ormai ex proprietari, per tre distinti ricorsi e tre diverse sentenze, circa un milione e mezzo di euro per maggiorazioni di indennità da espropri. Al centro della contesa sia i terreni del PRU di San Valentino ma anche i terreni utilizzati per il Centro per Anziani della zona di Sant’Angelo dei Ricchi.

Vicende tutte partite tra 2008 e 2009 e per le quali vi sono sentenze della Corte d’Appello di Bari datate 2015 e 2016. I due commissari ad Acta, Angelo Caccavone e Valentina Italiani, insediatisi a seguito della mancata esecuzione delle sentenze da parte del Comune di Andria nel termine stabilito di 90 giorni, il 19 dicembre scorso hanno sostanzialmente preso atto dei debiti fuori bilancio rispettivamente per 487mila euro (Centro per Anziani), 947mila euro e 65 mila euro per il piano di recupero urbano del Quartiere di San Valentino. Ora all’ente l’onere di corrispondere ai proprietari l’indennizzo stabilito dai periti e dalle sentenze.