Lavoro, diritti, eguaglianza e giustizia sociale. Le colonne portanti di un progetto nato con l’intento di far ripartire la sinistra italiana, conquistando quella grossa fetta di elettorato che non si sente più rappresentata da nessun partito.
Parte con questa ambizione l’avventura politica di “Liberi e Uguali”, la neonata forza progressista che, ieri sera, ad Andria, ha inaugurato il suo coordinamento cittadino.
Lo ha fatto attraverso un suo portavoce illustre, come l’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema, che ha fissato gli obiettivi della nuova formazione politica di sinistra, guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, in vista dell’appuntamento elettorale del 4 marzo prossimo.

Tanti gli errori da non ripetere, che hanno finito per allontanare buona parte dei cittadini dalla politica (consegnandoli al partito degli astenuti) e la sinistra dalle grandi istanze che storicamente l’hanno contraddistinta. Errori di cui anche il PD di Matteo Renzi si è reso responsabile. Come il jobs act (che ha precarizzato il mondo del lavoro), la riforma costituzionale e una legge elettorale che rischia di creare un problema di governabilità.
Solo alcuni dei punti dai quali ripartire per una rinascita della sinistra italiana, di cui Liberi e Uguali può diventare motore trainante verso il cambiamento.