«E’ così perfetta l’interpretazione di coloro che si allenano nelle parte dei paladini della buona amministrazione, che quasi quasi ci dispiace dover raccontare la verità, alzando il sipario su questioni scomode ed artatamente strumentalizzate dal Partito Democratico: ah, come sarebbero leggeri i conti del Comune di Andria, se non fossimo stati costretti a coprire i buchi lasciati dal centrosinistra durante la loro amministrazione!». Replicano così i consiglieri comunali dei Gruppi di centrodestra alle accuse della consigliera del Pd Bruno.

«Ci attende, dunque, un compito amaro, ma non possiamo esimerci dal farlo. Purtroppo, l’amministrazione Giorgino è stata costretta a pagare ben 35 milioni di euro di debiti fuori bilancio generati – rullo di tamburi – proprio dalle precedenti amministrazioni cittadine di centrosinistra. Un esempio fra tanti? Abbiamo dovuto sottrarre risorse per riparare al danno provocato dal Pd con espropri effettuati all’epoca e stimati sottoprezzo. Ma andiamo avanti. C’è, in quella stessa coalizione, chi, per ignoranza o malafede, confonde i controlli a campione che il Ministero delle Finanze effettua in via ordinaria su tutti gli enti locali con un’iniziativa della Santa Inquisizione per recuperare un po’ di spazio sui giornali. E ancora: sempre dal Pd si cerca di tirare per la giacchetta il dirigente del Servizio Finanziario del nostro Comune. Il dirigente ha inviato una nota, è vero, ma il giorno dopo ha firmato atti che andavano nel senso opposto: nella nota si paventava l’impossibilità di stabilire il fondo per i dipendenti comunali, ma il giorno dopo lo stesso dirigente redigeva la delibera per il pagamento delle indennità premiali per i dipendenti riferite al 2015. Ergo, i soldi ci sono, i conti in equilibrio e non è corretto strumentalizzare a fini politici anche la nota che diffida l’amministrazione a fare ciò che è previsto dalla legge e che il collegio ha sempre certificato: il pareggio di bilancio. Si può dire che il Pd abbia perso un’occasione per tacere ed evitare una brutta figura. Perché – concludono i consiglieri di centrodestra – quando si opera con rigore e trasparenza per il bene della comunità, è molto facile smontare tesi fantasiose che non fanno bene né ad Andria né ad una sana e costruttiva dialettica politica».