È stata depositata nei giorni scorsi presso la Presidenza del Consiglio Comunale, oltre che portata all’attenzione del Sindaco, una interrogazione con richiesta di risposta scritta relativamente alla legittima assunzione dei costi delle utenze in alcuni immobili comunali. «Questa mia interrogazione – spiega la consigliera del gruppo misto prof.ssa Giovanna Bruno – nasce anzitutto con una precisa finalità di chiarezza e trasparenza, nell’esercizio delle mie prerogative consiliari di verifica e controllo dell’operato amministrativo. Recentemente, infatti, la Procura Regionale della Corte dei Conti Puglia ha rilevato in più statuizioni che costituisce fonte di danno “il ricorrente fenomeno della assunzione, da parte di Enti Locali, dei costi relativi alle utenze di acqua, luce e gas, in realtà da doversi addebitare ai conduttori di immobili di proprietà comunale (Relazione del Procuratore regionale del 24 Febbraio 2017)”, con conseguenti quanto potenziali responsabilità amministrative con profili di danno erariale».

«Come è noto – continua la prof.ssa Bruno – il Comune di Andria detiene all’interno del proprio patrimonio un numero cospicuo di immobili, condotto a vario titolo e per diverse finalità da diversi soggetti privati, enti ed associazioni varie (un esempio tra tutti è costituito dal Laboratorio Urbano “Officina San Domenico”). Finalità, titolarità effettive e natura delle destinazioni che saranno certamente oggetto di un successivo controllo ed approfondimento. In un momento storico così complesso, tenuto anche conto delle note difficoltà finanziarie dell’Ente, ritengo che non debbano essere assunte spese assolutamente indebite oltre che illegittime e auspico – conclude la consigliera Bruno – che sia fornito nel più breve tempo possibile un quadro esatto della situazione attualmente in essere, anche al fine di effettuare le successive ed opportune valutazioni del caso».