Avevano allestito degli alloggi all’interno di casolari in stato di abbandono, dotati di stufe elettriche, fornelli, caricabatterie per cellulari, lampadari ed altro. Tutto senza spendere un centesimo per la bolletta della luce. Per questo motivo sei extracomunitari di origine nordafricana sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Andria per furto aggravato di energia elettrica e sono finiti nella Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La scoperta dei militari è avvenuta nella scorsa notte, ad Andria, in zona rurale e precisamente in Contrada “Fratta”. I Carabinieri, infatti, nella tarda serata di mercoledì, hanno notato due casolari attigui, in apparente stato di abbandono, ma con le luci accese all’interno e, vista l’anomala circostanza la decisione di intervenire. Dopo aver circondato l’area con altri militari giunti a supporto, all’interno delle due abitazioni hanno trovato i sei extracomunitari, tutti titolari di regolare permesso di soggiorno e senza fissa dimora, di cui uno già noto alle Forze dell’ordine per piccoli precedenti penali, con la luce accesa ed un impianto elettrico artigianale.

Gli accertamenti compiuti nell’immediatezza hanno consentito di stabilire che la “fonte” dell’energia elettrica proveniva da un vicino palo dell’ENEL, su cui era stato praticato, attraverso un rudimentale dispositivo di cavi e legno, un allaccio abusivo che, attraverso una più o meno ingarbugliata matassa di fili di rame, parzialmente interrata per non essere calpestata e vista da occhi indiscreti, arrivava direttamente agli improvvisati appartamenti, consentendo di fruire liberamente dei kilowatt della rete pubblica. L’intervento dei tecnici dell’ENEL ha avallato le ipotesi investigative e, al momento, è in corso la quantificazione del danno economico. Prontamente messo in sicurezza, invece, lo stato dei luoghi.

Il sopralluogo dei militari in tutta l’area circostante, oltre a consentire di individuare tutti i fili elettrici abusivamente allacciati al palo dell’ENEL, ha portato ad un altro importante risultato. Parcheggiata e coperta da arbusti e dalla folta vegetazione, infatti, è stata individuata anche una SAAB 900, in ottime condizioni, risultata provento di furto consumato a Molfetta nel marzo scorso, con ogni probabilità in uso ai sei extracomunitari che, a quel punto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Trani anche per il reato di ricettazione.