Mentre Andria viene definita come povera di attrattive turistiche ma “molto vivace e piacevole da percorrere nel proprio centro storico”, per la Città di Barletta vi è una sostanziale bocciatura: “Quando nel medioevo sorsero il centro storico, la Cattedrale ed il Castello Barletta doveva essere una bella città. Oggi, benchè abbia notevoli attrattive, questo non si può più dire”. E’ il laconico giudizio della guida Lonely Planet, edizione speciale per #WeareinPuglia in pubblicazione dal 12 maggio scorso e realizzata anche grazie ad un finanziamento di Pugliapromozione. L’immagine di Barletta non è esattamente delle migliori. «E, senza alcun dubbio, non è affatto veritiera» come si sono affrettati a ribadire sia il Sindaco Pasquale Cascella che il Consigliere Regionale Ruggiero Mennea che ha chiesto anche alla Regione Puglia di vigilare e non finanziare progetti che possano ledere l’immagine di territori.

La guida, in realtà, per quel che concerne la Provincia BAT, ha un occhio di riguardo per Trani, definita “regale” e per Bisceglie di cui si narra il passato “millenario” e non solo. Ma Lonely Planet boccia senza mezzi termini anche Margherita di Savoia definendola “non esattamente il posto più allegro dell’Adriatico dove trascorrere una giornata”. Proprio per Margherita particolare è anche la descrizione sui luoghi in cui pernottare: “nel caso vi facesse comodo trascorrere una notte in città, non perdete tempo a cercare una stanza nei B&B a esclusivo uso degli over 70 e le pensioni con i centrini della nonna”. Bocciatura, nella stessa sezione, anche per Barletta definita come “non esattamente il posto dove vale la pena passare una notte, ma per chi proprio volesse o dovesse starci il centro storico pullula di B&B”.

Sono ampi, invece, i capitoli pieni di belle parole per De Nittis e la Disfida oltre che per Castel del Monte, Minervino Murge ed anche per le saline margheritane. Capitolo a se stante, come detto, per Trani e Bisceglie, ma anche per Andria con la storia complessa della definizione di Città dell’Olio, del Confetto e della Burrata. Aldilà dei giudizi espressi nella guida Lonely Planet, che ha già riscosso oltre 5mila scaricamenti dal sito web nella sola prima giornata, sembra abbastanza stucchevole un patrocinio regionale per una pubblicazione che dovrebbe promuovere le bellezze regionali e che, invece, ha al suo interno diverse falle ed inutili polemiche.

Polemiche che naturalmente non si placano soprattutto nei territori più danneggiati dalla guida che, se fosse stata scevra di patrocini pubblici, avrebbe potuto esprimere tutti i giudizi possibili.