Era il 7 marzo del 1946, quando una folla inferocita entrò nel palazzo di alcune ricche proprietarie terriere andriesi, le quattro sorelle Porro. Due di loro vennero ammazzate a botte, massacrate, con i loro corpi senza vita trascinati per strada e lasciati lì tutta la notte. Una drammatica vicenda di violenza e miseria, che rappresenta una delle pagine più nere e terribili della storia di Andria, tristemente ricordata come l’eccidio delle sorelle Porro. A raccontarla uno spettacolo teatrale, tratto da un testo di Michele Santeramo: “Il palazzo d’occidente”, portato in scena ieri sera a Trani, sul palco di Palazzo Beltrani, con la regia di Antonio Memeo.
Sul palco due attrici, Patrizia Labianca e Maria Elena Germinario, interpretano le sorelle Porro, sfortunate protagoniste della vicenda, così lontana nel tempo eppure tremendamente attuale.
Tema centrale è ovviamente anche quello della violenza, cieca, rabbiosa e spietata, scatenata dalla povertà e dal disagio sociale.
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