«Sin dall’inizio del mio mandato, unico faro alla base della mia attività politica è sempre stato quello dell’attenzione al territorio e al bene della comunità alla quale appartengo.
Ogni singolo voto che ho espresso in questi due anni e mezzo di consiliatura è stato fatto secondo scienza e coscienza, libero da qualunque condizionamento esterno, dictat o da indicazioni non motivate derivanti dai personalismi di qualcuno». Lo scrive in una nota la consigliera comunale e capogruppo di FI, Donatella Fracchiolla.

«Su questa linea, il mio voto di diniego alla variante urbanistica, funzionale alla realizzazione della  nuova Tangenziale Ovest, rinviene da quello che, secondo il mio giudizio, alla luce degli elementi valutati e della nuova rielaborazione della proposta di delibera, così come emendata, ho ritenuto essere la decisione migliore per il nostro territorio e per la comunità andriese.

Il tutto nell’ambito della possibilità concessa di rieditazione del potere pianificatorio di variante al PRG, in piena ottemperanza a quanto stabilito dal Giudice amministrativo, che ci ha invitato a tornare in aula dopo 60 giorni, affinché il consiglio ri pronunci sul punto, approvando la variante “salvo sopravvenienze”, rappresentate da elementi nuovi.

Ho ritenuto che non sarebbero stati perseguiti gli interessi del territorio e quindi il bene comune se avessi votato un’opera che, ad oggi, non ha la certezza della disponibilità dei fondi e che, qualora fossero invece stati disponibili, comunque sarebbero serviti soltanto ad iniziare i lavori, ma non al loro completamento. Un’opera che, alla luce del progetto vetusto sul quale si basa, avrebbe interferito con la realizzazione del nuovo ospedale.

Rispetto ma non condivido le posizioni, oggi, diverse dalla mia, che senza confronto e secondo un’interpretazione non condivisa dell ottemperamento nascondono un cambio di linea politica rispetto a quella espressa da tutto il CC e dal centro destra, allora maggioranza, con convinzione, nel 2019.

Il mio partito, in coerenza con quanto votato nel 2019, ha valutato l’opera, alla luce delle motivazioni esposte, inutile e dannosa per il territorio.

Di contro, sfugge alla mia comprensione chi, senza motivazione, ha preferito non partecipare al voto o non partecipare alla seduta consiliare che aveva ad oggetto una delibera di tale importanza.

Quella di ieri non è stata una vittoria di una parte politica contro un’altra, bensì quella della comunità che, mi auguro, si sia sentita ascoltata, tutelata e ben rappresentata, perché alla base del nostro mandato c’è e sempre deve esserci esclusivamente il perseguimento, con coraggio e senza paura, degli interessi della nostra Citta».