Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Flavio Civita, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Andria:
«Era il 9 settembre 2021 quando, in un incontro convocato dal Presidente del Consiglio Comunale Dott. Giovanni Vurchio, l’Assessore al Quotidiano (già Lavori Pubblici) Arch. Mario Loconte e l’Assessore alla Visione Urbana (già Urbanistica) Arch. Anna Maria Curcuruto, alla presenza del Sindaco Avv. Giovanna Bruno, presentavano al Consiglio Comunale e alla città il Progetto PINQUA, per il quale la città di Andria risultava assegnataria di ben 45 milioni di Euro da destinare al miglioramento della qualità dell’abitare, mediante progetti dedicati al verde e all’housing sociale nei pressi delle tre stazioni ferroviarie di Andria Nord, Andria Centro e Andria Sud, per una quota di 15 milioni di euro per ogni stazione.
Proprio riguardo Andria Centro, il progetto “in accompagnamento all’interramento ferroviario” in itinere, denominato ACQUA, prevedeva miglioramenti e riqualificazioni di aree come quelle di Largo Ceruti e Largo Appiani, ovvero la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica dotati di servizi e attività commerciali a piano terra, prospicienti piazze e spazi verdi pubblici, dando risposta al tema dell’abitare, ai servizi, alla mobilità sostenibile mediante l’incremento delle piste ciclabili. Si disse “Oltre il 90% delle superfici di intervento saranno destinate a verde, piazze e aree con superfici permeabili”, “una “rivoluzione urbanistica” per la città, attraverso la realizzazione dei progetti PINQUA, per ottenere una città più moderna e avverinistica”, “formidabile occasione di riqualificazione della città proprio intorno al tracciato della ferrovia, un ripensamento generale che guarda al futuro, al verde, alla sostenibilità, con visione, intelligenza e interazione”.
Insomma, una fantastica occasione di rigenerazione a verde di aree oggi, di fatto, dismesse, degradate, caratterizzate da tristi colate di asfalto senza finalità e transitoriamente utilizzate come cantiere dei lavori dell’interramento ferroviario e capolinea autobus della Ferrotramviaria. Ebbene, tutto questo affascinante excursus rappresenterebbe già il passato! E’ notizia di questi giorni, infatti, che il Settore Mobilità ha comunicato il termine per proporre osservazioni al redigendo Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Peccato che il PUMS, riguardo Largo Appiani e Largo Ceruti, per i quali favolosi rendering preannunciavano parchi con alberature importanti e fontane, riproponga nuovamente Parcheggi. Un po’ come Cenerentola, dopo mezzanotte, svanisce l’incanto.
Che fine ha fatto il progetto ACQUA del Pinqua relativo alla Stazione Andria Centro? Che fine faranno i 15 milioni di finanziamento finalizzati alla qualità dell’abitare se, anziché parchi e housing sociale, ora è prevista una colata di asfalto? Da ultimo, era proprio necessario affidare una costosa redazione del PUMS ad una società di consulenza del Nord, se la soluzione al traffico urbano doveva essere l’individuazione di aree di sosta in Largo Appiani e Largo Ceruti (che di fatto lo sono già)?».