Per le competizioni di combattimento, c’è ancora da pazientare. Se la curva del contagio dovesse confermare il positivo trend degli ultimi giorni, come ha ammesso di recente il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, potrebbe esserci nuovamente il “via libera” per gli sport da combattimento, a partire da lunedì 15 giugno. Per il momento, tutte le società di taekwondo Itf che fanno riferimento alla Fitsport Italia, realtà presieduta dal master barlettano Ruggiero Lanotte, devono accontentarsi di svolgere gli allenamenti rispettando il distanziamento sociale previsto nel Dpcm del Governo e osservando rigorosamente tutte le norme anti-contagio. Le sedute in palestra, intanto, sono riprese da una decina di giorni. Dietro l’angolo, c’è ora il primo appuntamento agonistico post-pandemia.

Niente combattimento, dicevamo. Si tratta di una competizione di forme, che prevede prima una fase nazionale, poi addirittura una chiusura a livello internazionale. Si chiama “Corona Challenge”. Ha aderito all’iniziativa anche la Fitsport Italia. Idem alcune società della Bat: Federico II di Svevia Barletta, Power Fitness Andria, Coreanteam Trinitapoli e Yul Gok Margherita di Savoia. L’evento è in programma domenica prossima, naturalmente in video conferenza, per evitare assembramenti. I migliori, poi, avranno la possibilità di partecipare in seguito alla fase internazionale, sempre di forme.

Numerose le nazioni che hanno dato l’ok: Bulgaria, Russia, Grecia, Scozia, Singapore, Spagna, Inghilterra, Ucraina, Argentina, Brasile, Serbia, Haiti, Estonia, Kazakistan, Bielorussia, Canada, Cina ed Australia. Il “Corona Challenge”, inutile nasconderlo, rappresenta un primo ritorno alla normalità. Offrirà la possibilità agli atleti di ritrovare confidenza con l’appuntamento agonistico, dopo due interminabili mesi trascorsi ad allenarsi in casa a livello individuale o tramite sedute a distanza in videoconferenza.