La tragedia è stata sfiorata ancora una volta venerdì sera. Ancora una volta la scena si è svolta sulla strada statale che porta da Andria a Castel del Monte (e viceversa) e che a pochi chilometri dal centro abitato incrocia la strada provinciale 30 conosciuta come Appia Traiana. Chi percorre la provinciale è tenuto a fermarsi per consentire il transito prioritario di chi viaggia sulla statale 170 ma la segnaletica è tutt’altro che evidente, specialmente nelle ore serali e non è raro vedere automobilisti accorgersi all’ultimo del pericolo o ignorarlo completamente attraversando in piena velocità l’incrocio. Ovvero l’intersezione tra una strada trascurata, la provinciale, e una intensamente frequentata, ancor più in tra primavera, estate e autunno, perché porta a castel del monte il bene storico-archeologico più visitato di puglia, tra i primi trenta d’italia e che dovrebbe essere considerata di estrema rilevanza da chi la gestisce (l’Anas in questo caso).

Quello che ha coinvolto il dottor Achille Cusani è il 135° incidente in tre anni in quel punto: alcuni di questi sono costati la vita a delle persone. Sono numeri che dovrebbero suggerire ai rappresentanti delle istituzioni di porre particolare attenzione a quell’incrocio e interventi immediati e possibilmente durevoli: perché ad ogni tragedia segue il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale che accuserà presto i segni del tempo e che riceverà nuovamente attenzione alla tragedia successiva. Una soluzione definitiva invece non è stata ancora presa in considerazione ed è il caso che suoni la sveglia per il presidente della provincia BAT e per l’amministrazione dell’Anas.

Il Servizio.