Suona il silenzio militare davanti all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie alle 12 in punto per onorare le vittime del Coronavirus. Il gesto era stato proposta dal presidente della provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate, Gianfranco Gafforelli, che si trova in una delle zone dove si contano più morti che non hanno potuto avere ancora un funerale e una degna sepoltura.

Alla proposta si sono uniti prima il Quirinale, poi tutti i sindaci d’Italia che a mezzogiorno si sono fatti trovare davanti la sede del proprio comune con le bandiere a mezz’asta. L’iniziativa si è poi allargata anche ad altre istituzioni e nella provincia Bat a rappresentare la prima linea della lotta al terribile virus c’è l’ospedale di Bisceglie dove è stato istituito il reparto Covid-19 per il territorio provinciale.

Il sindaco Angarano, il vescovo Mons. D’Ascenzo, si sono uniti allora al direttore generale dell’Asl Bt Alessandro Delle Donne che ha voluto omaggiare i medici. Non sono mancati neanche i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, di sicurezza, e di pronto intervento che al termine del minuto di silenzio hanno spianato le sirene delle vetture di servizio facendo scattare il commosso applauso dei sanitari del “Vittorio Emanuele II”, eroi di quella che è già stata ribattezzata la silenziosa terza guerra mondiale.

Un momento di unità nazionale cui non hanno mancato di partecipare i sindaci delle città della provincia Barletta-Andria-Trani che indossando la fascia tricolore hanno rispettato un minuto silenzio nei confronti delle vittime della pandemia.