La corte d’Appello di Bari ha deciso: il collegio giudicante composto da Giulia Pavese presidente, Paola Angela De Santis e Filomena Sara De Rosa a latere, per il processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 in cui persero la vita 23 persone è stato ricusato. Accolta dunque la tesi difensiva degli avvocati difensori di Ferrotramviaria spa Laforgia e Bertolino, i quali avevano proposto la ricusazione a causa del provvedimento di citazione della Regione Puglia come responsabile civile. In quel provvedimento, secondo i legali, nel quale il Tribunale definisce la società “inaffidabile”, costituisce “una irrituale ed illegittima anticipazione del giudizio in ordine alla responsabilità dell’ente”.

Doccia fredda dunque per i familiari delle vittime poiché adesso il presidente del Tribunale di Trani, De Luce, dovrà provvedere a nominare un nuovo collegio giudicante prima del 4 luglio giorno in cui è prevista una nuova udienza. Si riparte sostanzialmente dal via. Doccia fredda anche per il tribunale di Trani per un processo molto grande che ha già subito nella parte iniziale diversi cambi in corsa come la sostituzione di alcuni pubblici ministeri.

Nel processo, lo ricordiamo, la società Ferrotramviaria è imputata insieme con 17 persone fisiche, dipendenti e dirigenti dell’azienda pugliese di trasporti e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Sono costituiti parti civili i familiari delle vittime, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, diverse associazioni e la Regione Puglia, citata anche come responsabile civile insieme con Ferrotramviaria e con il Mit.