Sì al rispetto delle regole, per tutelare i tanti commercianti che operano seguendo le norme prescritte dalla legge. No alle strumentalizzazioni e alle accuse lesive di una categoria che, in ogni caso, rappresenta solo l’ultimo anello della lunga catena distributiva. Confcommercio Andria si schiera dalla parte dei fruttivendoli, nel commentare la vicenda che, in questi giorni, sta interessando molti venditori di frutta e vedura della città, finiti sotto la lente d’ingrandimento della Polizia Locale.

E così sequestri e sanzioni sono scattate, nei giorni scorsi, non solo per gli abusivi, che vendono prodotti in strada senza nessuna autorizzazione, ma anche per quegli esercenti regolari che espongono la loro merce all’esterno dei punti vendita, rischiando di contaminarla con gli agenti inquinanti del traffico veicolare. Misure dettate dalla necessità di tutelare la salute pubblica ma che, secondo il presidente di Confcommercio Andria, Claudio Sinisi, non devono far passare i fruttivendoli come gli avvelenatori della città.

La soluzione è arrivata sotto forma di una campagna lanciata da Confcommercio, che ha visto l’immediata adesione di molti fruttivendoli andriesi che, da questa mattina, hanno coperto con buste di plastica trasparenti la merce esposta all’esterno dell’attività. Un’iniziativa che rappresenta il primo passo verso il cambiamento.