E’ un lampo dell’ex andriese Riccardo Lattanzio a decidere il big-match tra Fidelis Andria e Cerignola, giocato nell’irreale silenzio del MadrePietra Stadium di Apricena per far scontare la squalifica del terreno di gioco dello Stadio “Degli Ulivi” dopo gli ormai noti fatti di Picerno. Ne vien fuori una gara molto tattica e poco spettacolare in cui il pallino del gioco è stato quasi sempre nei piedi andriesi ma gli ospiti hanno saputo capitalizzare al meglio l’esperienza di un gruppo avvezzo alla pressione della vittoria. Quinto successo di fila per l’Audace mentre concluso il ciclo terribile per l’Andria che ha affrontato in sequenza le prime tre della classe intervallato solo dal Pomigliano. E l’inizio è di quelli promettenti. La squadra di Potenza, squalificato ed in tribuna a scontare il terzo ed ultimo turno, ha in Benvenga a sinistra la novità più importante.

Ed è proprio lui ad ispirare Bortoletti, avanzato a mezz’ala, il cui tiro di prima intenzione è alto di poco. La replica immediata degli ospiti arriva con il cross pennellato da destra di Vitofrancesco e l’anticipo di Foggia il cui colpo di testa è respinto miracolosamente da Addario. Il classico e quadrato 4-4-2 di Bitetto ha soprattutto in Amabile e Longo nel cuore del centrocampo la vera novità. Pressing alto del Cerignola e possesso palla biancazzurro che all’11’, però, sbaglia il disimpegno con un disattento Forte, ultimo uomo nel cuore del centrocampo e palla nei piedi di Lattanzio che è abile ad avanzare ed a calciare tutto solo con Addario in uscita. E’ vantaggio ospite e doccia fredda per la Fidelis che non riesce più a manovrare con ordine. L’Audace prova subito a capitalizzare prima con un tiro dai 30 metri di Ingrosso che non inquadra la porta e poi con Foggia che vede però Addario pronto nella risposta. Doppia ammonizione ravvicinata per i padroni di casa con Zingaro e Petruccelli a finire tra i cattivi, poi, Varriale a destra dal limite calcia sporco e la sfera si accomoda di poco a lato. La squadra di Bitetto controlla e riparte rapidamente in verticale con i migliori interpreti come Loiodice che sale e serve tra una selva di gambe biancazzurre Lattanzio che tutto solo incrocia troppo ma la sfera è a lato di poco. Il gran caldo non favorisce il ritmo anche se la Fidelis guadagna lentamente campo ed allo scadere della prima frazione ha l’occasione giusta per il pari: su calcio d’angolo il colpo di testa di Benvenga batte Abagnale ma trova la pronta respinta sulla linea di un difensore ospite.

Dagli spogliatoi non tornano in campo Forte e capitan Iannini, alle prese con un fastidio al ginocchio, mentre ci sono Bozic e Paparusso. La Fidelis comanda le operazioni di gioco ed è subito pericolosa con il tiro di Petruccelli dai 20 metri. La replica di Loiodice è direttamente su calcio di punizione da sinistra. Poi ammonizione per Cipolletta per un fallo al limite dell’area di rigore e Cerignola che, sempre in contrattacco, trova il perfetto assist del solito Loiodice per la sforbiciata di Lattanzio che termina alta di poco. Nuovi cambi in casa Andria che cerca il tutto per tutto ed in campo, per le regole degl under, ci vanno Zinfollino ed Adamo al posto di Addario e Zingaro. E’ il miglior momento per i padroni di casa con Benvenga, spostato a destra, al cross teso per la testa di Cristaldi, sfera a lato. Poi alla mezz’ora dubbi per una trattenuta in area di Abruzzese su Bozic. Non c’è nulla per il direttore di gara che, invece, decide per il secondo giallo a Cipolletta, un minuto dopo, per una dura entrata a metà campo. FIdelis in 10 ma sempre in proiezione offensiva: da destra ci prova Varriale che salta due avversari, vince un rimpallo, e si ritrova a tu per tu con Abagnale ma il tiro è strozzato fuori. La squadra di casa non ne ha più e Longo in pieno recupero ha l’occasione giusta per chiudere i conti ma Zinfollino si supera. Esulta l’Audace, recrimina la Fidelis, per una gara che sarebbe potuta esser uno spot per il calcio e per la serie D ma che, invece, si è trasformata in una silenziosa partita di cartello. Il Cerignola guadagna terreno sul Taranto mentre in zona play-off tutto invariato per le contemporanee sconfitte di Bitonto e Savoia.