Una vita dedicata all’antifascismo. Segnata dalla Resistenza e dalla difesa di quei valori che poi sarebbero stati i principi fondanti della Costituzione. È uno spaccato della storia d’Italia, quello raccontato da Luciana Romoli, partigiana romana di 88 anni, protagonista di un incontro organizzato dall’istituto comprensivo “Verdi-Cafaro” di Andria, in collaborazione con il circolo Arci Cafiero, e le associazioni Anpi Bat, Libera, Unione degli Studenti e Coop Alleanza 3.0.

Dalle sue parole, rivolte a studenti e genitori, una testimonianza diretta del secondo dopoguerra, nei ricordi, ancora vividi, di una delle pagine più importanti del nostro recente passato. Staffetta, con il nome di battaglia “Luce”, Luciana Romoli fu al fianco dei partigiani, nella lotta all’occupazione da parte delle truppe nazi fasciste. Un ruolo chiave il suo, come quello ricoperto delle tante donne che, con il loro coraggio, hanno segnato in maniera determinante la Resistenza Italiana.

Libertà, democrazia: valori fondanti della società attuale  sono nati dalle macerie di un passato drammatico, da esperienze tragiche (come quella della guerra) che è importante raccontare, affinché siano spunto di riflessione per le nuove generazioni.

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