Ufficialmente si partirà il 1 gennaio del 2019 ma oggi, durante un incontro pubblico con le associazioni di categoria, il Comune di Andria ha presentato il nuovo regolamento per i dehors sul territorio cittadino. Regolamento al centro di tante proteste e di un vero e proprio caso soprattutto per gli esercenti del centro storico che, in questa annata, hanno dovuto attendere l’estate inoltrata per veder risolta la questione autorizzazioni e la pioggia di multe ricevute. Nel nuovo regolamento sono tre i diversi ambiti individuati dall’ente a partire da quello che comprende il centro storico più interno attorno a Piazza Vittorio Emanuele II (già Piazza Catuma) passando per la parte interna delle strade di Piazza Duomo e Piazza Umberto I scendendo sino a Porta Santa. In questo ambito, quello più restrittivo, non vi sarà in sostanza la possibilità di occupazione del suolo pubblico se non per una parte di Piazza Vittorio Emanuele II esclusivamente con tavoli, sedie, ombrelloni, paletti e corde di delimitazione non superiori a 40 mq.

Nell’ambito 2, invece, ci sono tutte le altre strade del centro storico sino all’anello estramurale per concludere all’ambito 3 dove c’è tutto il resto della città comprese vie come Corso Cavour, via Regina Margherita o viale Crispi. In questi due ambiti sono ammesse anche pedane ed in particolare nell’ambito 2 serviranno soprattutto come raccordo tra marciapiede ed asfalto oltre che per pavimentazione sconnessa. Ammessi anche paletti metallici amovibili, fioriere, paraventi tutti di colore similare e cioè o bianco avorio o canna di fucile. Per l’ambito 2 sono previsti anche ombrelloni e tende da sole con specifici vincoli. Per l’ambito 3, invece, previste anche tettoie, pergolati o gazebo ma tutti devono esser di colore chiaro od avorio.

Tra le novità più rilevanti anche quella della non assogettabilità del parere della Soprintendenza delle Belle Arti e la possibilità, appena attivata la ZTL di posizionare sedie e tavolini anche all’interno del perimetro di Piazza Catuma come accade già in tante altre città della penisola.

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