Da Pirandello dritti verso i Terzo piano, passando per il Cinema Paradiso. È trascorsa così la serata di ieri al Festival Castel dei Mondi.

Nel tardo pomeriggio Antonio Memeo e Domenico Tacchio, presso l’officina San Domenico, hanno portato in scena, in doppia replica L’uomo dal fiore in bocca. Il noto dramma di Pirandello ambientato in un bar in una calda e afosa notte è il pretesto per l’autore e per gli attori in scena di riflettere sulla vita in prospettiva della sua fine.
Un dialogo che diventa monologo che nasconde la tenace ostilità dell’uomo dal fiore in bocca a tutto e a tutti ma non implica la sua gioia del vivere e la volontà di restare attaccato alla vita.
Antonio Memeo e Domenico Tacchio restituiscono al meglio l’atmosfera di tempo fermo segnato dall’orologio che ha smesso di girare, in un’imponente stazione ferroviaria del Sud Italia.

Altri binari quelli su cui corre il piccolo Totò per raggiungere i suoi desideri, in Cinema Paradiso. Un viaggio a ritroso nei ricordi divisi tra l’immaginario cinematografico, i sogni e la realtà per elevarla a opera d’arte proprio come il cinema, la musica e il teatro. Il nuovo lavoro de la compagnia ruvese ‘La luna nel Letto’ è un viaggio fantastico, tenero e nostalgico reso possibile da attori e danzatori eccellenti, dal talento del piccolo Giuseppe, alias Totò e da soluzioni scenografiche davvero spettacolari. Una perfetta combinazione che ha riscosso l’apprezzamento entusiastico del pubblico tradotto in diversi minuti di fragorosi applausi.

Sul finire della sera poi, i Terzo Piano, nell’officina San Domenico , dalla loro Campania, freschi della vittoria del Best Arezzo Wave Band Campania 2016 e della live session di Supervixens pubblicata lo scorso giugno, hanno portato ad Andria le sperimentazioni delle loro sonorità elettroniche in continua evoluzione.