«Sono state due giornate di duro lavoro in Commissione Sanità. Non è filato tutto liscio come noi di maggioranza speravamo, tuttavia per la Bat c’è un’ottima notizia: il nuovo ospedale ad Andria si farà». Sintetizza così le ultime ore di lavori svoltesi in Regione il consigliere di maggioranza Sabino Zinni, capogruppo della Lista Emiliano Sindaco di Puglia.

Al termine della concitata giornata è arrivato netto l’impegno del Direttore del Dipartimento Salute Giovanni Gorgoni e del Presidente Michele Emiliano sul nosocomio che sorgerà nella città federiciana: l’ospedale potrebbe forse essere di secondo livello. Se così fosse servirebbe un’utenza che andrebbe dai 600 mila al milione di pazienti. Presenterebbe standard qualitativi molto alti poiché sarebbe dotato oltre che delle strutture standard di un ospedale di primo livello, anche di strutture complesse relative alle diverse discipline.

«Non c’è da nascondersi che approntare il piano di riordino ospedaliero è stata un’operazione complessa e travagliata. A nessuno piace fare economia su un argomento delicato come quello della salute dei cittadini. Del resto però i tagli ci sono stati imposti e la sfida di governare, se la si accetta, poi bisogna portarla a termine – ha continuato Zinni. Per fortuna, grazie al lavoro coordinato avvenuto nella maggioranza di governo, a fronte di ridimensionamenti, si è riusciti a portare a casa anche grossi risultati. È il caso dell’impegno circa il nuovo ospedale di Andria, una vittoria che mi lascia particolarmente soddisfatto».

A parte l’impegno sul futuro nosocomio, tuttavia, la relazione finale dell’Ufficio di Presidenza non è stata approvata. Determinante è stato il voto contrario di tutte le opposizioni e quello di Borracino (Noi a Sinistra), consigliere di maggioranza. «Pur trattandosi di un voto obbligatorio ma non vincolante resta un po’ di rammarico per la scelta di Borracino di votare contro – ha spiegato il Capogruppo Zinni. Resta invece grande curiosità per capire come spiegheranno la propria scelta ai cittadini alcuni consiglieri di opposizione. Questi da un lato hanno votato contro il piano di riordino ospedaliero intralciando il lavoro della commissione in tutti i modi, dall’altro sono corsi dai media ventilando la notizia del nuovo ospedale. Hanno fatto come certa gente di cui mi parlava mia nonna, scusate il dialetto, ma rende: iak i damm nu pekk».

Il prossimo passo sarà quello decisivo, ossia un vertice fra il Direttore Gorgoni e il Ministro Lorenzin per entrare nel merito della questione e procedere agli stanziamenti. «Un passo che contribuirò a perseguire con la stessa serietà e operatività mantenute finora – ha concluso Zinni».