Non si ferma all’alt dei Carabinieri, perché guidava una motrice stradale rubata e la spericolata s’interrompe solo dopo aver abbattuto la cancellata di una villa.

Scene spettacolari quelle accadute all’imbrunire dell’altro giorno ad Andria, dove i Carabinieri della Compagnia, con l’ausilio di un velivolo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, dopo un prolungato e mozzafiato  inseguimento, hanno arrestato un 43enne di Conversano, sottoposto all’avviso orale, con le accuse di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Una telefonata giunta al 112 da parte di personale di un istituto di vigilanza privata della zona, ha fatto dirottare sulla strada provinciale n. 231 una “gazzella” dell’Aliquota Radiomobile, poiché un trattore stradale in transito su quell’arteria era dotato di targhe visibilmente contraffatte.

Intercettato il mezzo pesante, che procedeva in direzione sud, opposta alla loro, in contrada Paparicotta, i militari hanno invertito il senso di marcia per intimargli l’alt. Tale manovra è stata notata dal conducente della motrice, che ha improvvisamente accelerato l’andatura, nel tentativo di darsi alla fuga.

Si è innescato, così, un pericoloso inseguimento, protrattosi per diversi chilometri, durante il quale il conducente del mezzo pesante non ha esitato a percorrere tratti di strada contromano e a tentare più volte di speronare l’autoradio, tanto da rendere necessario, a questo punto, anche l’intervento di un elicottero dell’Arma, giunto in zona in poco tempo. Quindi ha proseguito per la strada di Castel del Monte e successivamente ha imboccato quella di Corato, ove percorsi diversi chilometri e addentratosi in strade secondarie, si è trovato la strada sbarrata dalla cancellata di una villa.

A questo punto il conducente, senza alcuna esitazione, ha aumentato la velocità, puntando contro il cancello, che è stato letteralmente abbattuto e, dopo aver percorso un tratto di giardino, si è schiantato contro il fianco della costruzione.

L’impatto è stato tremendo e lo stesso conducente, evidentemente, ha accusato il colpo, a tal punto che, sebbene sia sceso comunque dal mezzo e abbia tentato ancora una volta di dileguarsi, è stato subito catturato definitivamente da un militare.

Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di appurare che il mezzo condotto dal 43enne, un Iveco Magirus, su cui erano state apposte delle targhe palesemente false, era il provento di un furto commesso nell’arco della stessa serata a Lucera (FG).

Dopo l’arresto, la Procura della Repubblica di Trani ha disposto il trasferimento in carcere, mentre la motrice è stata posta sotto sequestro.