«La tregua del Panzerotto nella battaglia per i fondi alla Puglia, siglata tra il premier Renzi ed il governatore Emiliano e salutata con toni ottimistici da più parti, rischia di rivelarsi come l’ennesimo bluff per la nostra regione e, soprattutto, come un ulteriore penalizzazione per i territori “periferici” e per la Bat in particolare!». Interviene così Nino Marmo, consigliere regionale di Forza Italia, riguardo la ridistribuzione dei fondi per la Puglia.

«Al di là della esiguità della somma – continua Nino Marmo – solo teoricamente messa a disposizione della Provincia di Barletta, Andria, Trani (calcolata intorno ai 100 milioni di euro) è fin troppo evidente che si tratta di uno stanziamento fortemente sperequato rispetto al quadro regionale complessivo e che comunque non innesta alcun percorso virtuoso. Non concorre cioè alla realizzazione di nuove opere strategiche per il territorio e le comunità ma si limita a rammendare e sistemare i conti di alcuni interventi già in agenda e di iniziative già in cantiere.

Ancora e soltanto briciole dunque in periferia, con la polpa riservata all’area metropolitana di Bari, secondo uno schema ormai consolidato, da oltre dieci anni di governo regionale di centrosinistra. Restando alla Bat, permane insoluta l’eterna vicenda del Canale Ciappetta-Camaggio, a monte (Andria) e a valle (Barletta). Anche questa volta cioè viene procrastinato l’avviamento di un’opera pubblica strategica per quest’area e per le popolazioni interessate.

Puglia di serie A, Puglia di serie B e Puglia…casual! Ad esplicito quesito, posto in commissione al capo di gabinetto, per sapere se i fondi fossero stati ripartiti fra le tre aree geografiche della programmazione regionale e cioè Daunia, Terra di Bari e Salento, la risposta è stata laconica: no, piuttosto casual…mente!

Ma c’è di più: si parla di soldi senza avere alcuna certezza sui tempi di approvazione della delibera Cipe sull’assegnazione dei fondi. Come a dire – conclude Nino Marmo – dalla continua querelle tra Renzi ed Emiliano i cittadini pugliesi ricavano solo aria fritta!»