Venerdì 5 novembre giovani studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado della città di Andria si sono dati appuntamento presso la Biblioteca comunale di Andria per “La condizione sociale giovanile al tempo del Covid e al tempo di Regeni e di Zaki”, iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale a cui hanno preso parte, tra gli altri, la sindaca di Andria Giovanna Bruno e Gianni Cuperlo, Presidente della Fondazione “Costituente”. Presente anche la delegazione studentesca delle classi quinte dell’I.I.S.S. G. Colasanto con il dirigente scolastico Cosimo Antonino Strazzeri e con le proff.sse Elena Giorgio e Maddalena Palmitessa.

Un’occasione in cui gli studenti e le studentesse dell’I.I.S.S. G. Colasanto hanno potuto confrontarsi sul forte impegno che i giovani protagonisti della contemporaneità hanno dimostrato, anche a costo della vita, in nome dei diritti, fungendo così da esempio per le nuove generazioni e non solo.

«Un’occasione bella e un impegno incontrare una platea così vasta», commenta l’on. Gianni Cuperlo, che ha dedicato particolare attenzione a tutti quei giovani che si sono impossessati della scena mondiale, tra cui Greta Thunberg, Olga Misik, Joshua Wong, Patrick Zaki, Giulio Regeni. Attraverso le loro battaglie hanno catturato l’attenzione sui grandi temi e cambiamenti che stanno investendo il mondo perché sono riusciti e riescono a «penetrare la scorza dell’indifferenza diversamente da quanto un Premio Nobel o degli scienziati
siano riusciti a fare», per citare le stesse parole dell’on. Cuperlo. Storie di democrazia, un valore da preservare, da coltivare, da tradurre in azioni concrete, per far sì che i
cittadini tutti guardino alle istituzioni con occhi diversi e con maggiore fiducia.

Calzante l’aneddoto storico raccontato dallo stesso on. Cuperlo avvenuto a Milano durante quel 18 marzo 1848: un gruppo di ragazzi, poco prima degli scontri, incontra un uomo, Carlo Cattaneo. Dopo avergli chiesto dove andasse, Cattaneo replica: «Quando i giovani scendono in piazza, gli adulti devono andare a casa».

Ed è in nome di questi valori ed esempi che ogni giorno la nostra comunità scolastica tutta si impegna nella sfida educativa che contraddistingue il nostro presente.