Cita il dialogo tra Galdalf e Galadrien tratto dal film di fantasia “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” per annunciare che per lui sta per iniziare un itinerario inatteso. È Nino Marmo, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia in Puglia e tra i possibili candidati sindaci di Andria, città che attende stasera l’arrivo di Matteo Salvini che annuncerà il candidato alle Comunali del centrodestra scelto dalla Lega.

La decisione di affidare ai leghisti la designazione del aspirante primo cittadino è stata presa a Roma nei giorni scorsi da Meloni, Berlusconi, Salvini. Questa disposizione non è stata digerita dalla città che deve anche a Forza Italia il suo essere attualmente commissariata: a occupare lo scranno più alto a Palazzo di Città fino all’anno scorso era, infatti, il leghista Nicola Giorgino (ex azzurro). La sua giunta, dopo diversi scossoni, si è sgretolata quando in aula consiliare è arrivato il bilancio, bocciato dalla sua stessa maggioranza con in prima linea i berlusconiani. A settembre ci sarà il nuovo sindaco ma le acque nel centrodestra sono parecchio agitate e si sono trasformate in tempesta con l’annuncio arrivato dai palazzi romani.

Un fulmine per Marmo che potrebbe con ogni probabilità correre senza le insegne di Forza Italia ma sotto l’ombrello delle civiche. In attesa di sapere chi sarà il candidato – pare che il segretario leghista tirerà fuori il nome dell’avvocato Antonio Scamarcio – Marmo sui social si rifà, appunto, al genere fantasy e a uno scambio di battute tra Galdalf e Galadrien. Questo il passo postato: «Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco. Ma non è ciò che ho scoperto io. Ho scoperto che sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di gentilezza e amore», afferma il primo a cui il secondo replica con una promessa. «Se mai dovessi aver bisogno – dice – del mio aiuto, io arriverò». Il post si chiude con il titolo del film “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” e una chiosa sibillina: «che ora cominciamo».