«Le domande che vorremmo porre al Commissario Prefettizio sono molto semplici. È risaputo che la multiservizi sia una società con socio unico, il Comune di Andria, che è anche il suo unico committente. La convenzione con il comune aveva scadenza al 31 marzo, poi prorogata al 30 aprile. Al momento non risulta esserci nessun ulteriore rinnovo. Sorge quindi una prima curiosità. Come può una società proseguire la propria attività in assenza di una convenzione con il suo unico committente?». Interviene così, in una nota, l’Avv. Pietro Di Palma, del Coordinamento di Art. 1 – Andria.

«E di seguito, nel mentre si cerca un direttore generale, il cui costo inciderà per 70/80 mila euro annui sul bilancio societario, è possibile sapere quale sia la vera situazione economico finanziaria della azienda che occupa un centinaio di dipendenti? Quali sono gli scenari che si aprono per 100 famiglie andriesi? Perché l’incontro con le sigle sindacali presenti in azienda, più volte sollecitato al commissario, non è stato ancora fissato?

Si tratta di temi importanti per la città e per i dipendenti. Gradiremmo pertanto un cortese cenno di riscontro».