Cinque brani, un secondo mini album che si pone in continuità e crescita rispetto al primo, la voglia di sperimentarsi e di trasmette sensazioni filtrate attraverso il proprio animo. Al centro la parola chiave di tutto il lavoro, la “comunicazione”. Sono questi gli ingredienti innovativi proposti dalla band andriese Bariche, che a maggio ha presentato il suo nuovo Ep. Si chiama “Bariche Pt. II”, si pone in continuità con il primo lavoro del 2017, ed è già disponibile sulle migliori piattaforme digitali: Spotify, Apple Music, Youtube, e Tidal.

Giuseppe Zinfollino, voce e chitarra, Gabriele Piccininno, chitarra e seconde voci, Olga Paparusso, violino e voci. Sono loro i tre musicisti, tutti andriesi, protagonisti del progetto Bariche. Il secondo Ep nasce a fine 2018, anche grazie ad una campagna di crowdfunding su Musicraiser che ha permesso loro di trovare i fondi per registrare i cinque brani dell’album, portato in studio tra dicembre 2018 e gennaio 2019.

Idee nuove che si sono mescolate letteralmente con l’esperienza vissuta dopo la pubblicazione del primo Ep. Una crescita che ha portato ad una maturità artistica: «All’inizio di questo progetto avevamo l’intenzione di comunicare un qualcosa – racconta Olga -. Un flusso di coscienza ha portato a produrre i nostri primi lavori. Siamo cresciuti pian piano. I nostri tour e le esperienze vissute ci hanno portato ad evolverci. Abbiamo imparato a comunicare con la musica in maniera diversa rispetto al nostro primo Ep. Parte II è comunque un lavoro che si pone in continuità, e chiaramente in una chiave diversa, evoluta appunto. Il tema ricorrente è la comunicazione. Si parte dall'”Io”, la comunicazione dell'”Io” che si pone spesso in conflitto con quello che ci circonda, il mondo esterno che può essere una città, una persona, l’idea di una persona che è lontana nel tempo e nello spazio. Se qualcuno si chiede se queste canzoni parlano di noi, la risposta è si e no. Non sono canzoni autobiografiche».

«Raccontiamo le nostre emozioni provate nel racconto di altre persone. Insomma, un contenitore di riflessioni sulla comunicazione raccontando delle storie filtrandole dal nostro punto di vista», così spiega Giuseppe.

“Bariche Pt. II” è stato registrato in due luoghi differenti: due sono autoprodotte, le altre tre sono state registrate presso Frum Studio, sotto la guida di Francesco Dettole. A collaborare con la band altri due musicisti di spessore nel panorama musicale andriese, ovvero Michele Abruzzese alla batteria e Davide Suriano al basso.

L’anteprima dell’album è stata presentata live in occasione del Festival della Disperazione ad Andria. Il primo “esame” per i Bariche, ansiosi di poter comunicare con la città le proprie emozioni filtrate dal mondo circostante: «Il nostro ascoltatore lo immaginiamo con un orecchio che si pone in maniera intima rispetto all’Ep – prosegue Olga -. Noi pensiamo che il nostro messaggio possa essere percepito in maniera diretta. A volta qualcuno ci ha detto che siamo troppo criptici. Noi crediamo che proprio la libera interpretazione del nostro messaggio possa essere la chiave giusta nell’ascolto dei nostri brani. L’ascoltatore può trarre le proprie considerazioni, sicuramente soggettive».

Agli ascoltatori anche il compito di inquadrare il genere musicale dei Bariche. Indie Rock, questo si, con diverse sfumature di Alternative Rock. Un progetto che, come tale, continua a sperimentarsi e a crescere in modo sempre indipendente.

Questi i cinque brani dell’Ep “Bariche Pt. II”
– Canzone d’amore per Michele;
– le Stronze;
– Quattrominutietrentatresecondi;
– Sveglio;
– Quattro gatti.

Presto partirà la promozione dell’Ep e la band annuncerà i prossimi appuntamenti live. Occhio dunque, anzi, orecchie pronte. I Bariche hanno voglia di comunicare qualcosa. La loro proposta musicale è sicuramente per coloro che avranno voglia non di “sentire”, ma di ASCOLTARE.

Ed allora, buon ascolto a tutti.