Pubblichiamo una breve recensione riguardante la commedia “Il bar da Liborio – gestito male”, andato in scena domenica 28 aprile ad Andria. La firma è di un nostro lettore che si è recato presso l’Auditorium Mons. Di Donna (Parrocchia SS. Sacramento) per assistere allo spettacolo diretto dalla regista andriese Krizia Scamarcio.

«Domenica 28 aprile, una domenica piuttosto fitta di eventi ad Andria e dintorni, ma uno in particolare si distingue da tutti gli altri e attira la mia attenzione: una commedia teatrale intitolata “Il bar da Liborio – gestito male”, un titolo che lascia perplessi, ma allo stesso tempo accresce la curiosità. Una locandina sui generis all’entrata dell’Auditorium del Santissimo Sacramento dove si è tenuta la rappresentazione, un palco piuttosto scarno con un bancone di un bar e delle bottiglie, più un tavolo e due sedie: la giornata al bar di Liborio è ufficialmente cominciata. Due personaggi in scena, battute ironiche, frecciate satiriche alla società e qualche gag. Ma è dopo i primi 5 minuti di spettacolo che inizia la vera baraonda. Accade di tutto, gli attori creano un caos ordinato e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: “ma sta succedendo davvero o stanno fingendo?” . Lo spettacolo in sé non è gentile, se la prende con tutti: classi sociali, politici, truffatori e persino con il teatro stesso, creando giochi che svelano continuamente il trucco della macchina del palcoscenico. Infatti spesso gli attori escono e rientrano dai loro personaggi interagendo sin da subito con il pubblico, rendendolo parte attiva dello spettacolo. Non ci si può distrarre.
Un’opera fresca, non pretenziosa, ma che lascia grande spazio a profonde riflessioni, seppur celate a volte dietro qualche risata di pancia. Un’ora e venti più che gradevole che in verità vola, tra risate e deliri.
Si parla di uno spettacolo che tra poco compirà due anni, portato in giro per l’Italia dalla “Compagnia del caso”, un gruppo di giovanissimi: Gabriele Crisafulli, Krizia Scamarcio (regista orgoglio Andriese), Gianmarco Orlando (autore del testo), Damiano Venuto e Antonio Previti. Ragazzi che vanno avanti con le loro gambe: è tutto auto prodotto e tutto realizzato da loro, dalla scenografia creata dal messinese Andrea Faccini alle musiche composte dal romano Giulio Ronzoni.

Si può dire quindi che l’aggettivo che meglio rappresenta e racchiude l’essenza di questo spettacolo è: Fresco. Il bar da Liborio: uno spettacolo fresco da gustare. Tenete d’occhio questi ragazzi».