Sono dieci i consiglieri comunali di opposizione che si sono presentati alle ore 13 presso il Comune di Andria per far cadere l’amministrazione Giorgino: due meno dei previsti, sette meno dei necessari.

Diciassette infatti erano le firme da apporre contestualmente difronte al segretario generale del comune Giuseppe Borgia per ottenere la caduta del sindaco Giorgino. Presenti i consiglieri del Movimento 5 Stelle, promotori dell’iniziativa notificata via pec a tutti i consiglieri comunali. Adesione anche da parte del centrosinistra di cui però mancavano il professor Fortunato e la consigliere Roberto. Pare per impegni improrogabili.

Probabilmente non è stata la formula giusta, quella escogitata dai cinque stelle, per far cadere l’amministrazione Giorgino: raccogliere le firme da un notaio avrebbe consentito di presentarsi in comune solo una volta raggiunto il numero necessario. Così invece nessuno dei presenti ha firmato.

«Ad ogni modo nessuno dei dissidenti della maggioranza in Consiglio Comunale ha aderito a questa iniziativa come già annunciato nel corso del consiglio tenutosi lunedì – ha spiegato il consigliere pentastellato Michele Coratella. Provocatoriamente, il consigliere Nespoli di Forza Italia aveva dato la disponibilità a firmare ma solo dopo le firme dei consiglieri 5 stelle».