E’ stata siglata nella giornata di lunedì 2 ottobre la convenzione, con un protocollo d’intesa, tra l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Bari e la Confraternita Misericordia di Andria, per diverse azioni da metter in campo in favore del sostegno e del reinserimento di persone in esecuzione penale oltre alla necessità di promuovere la conoscenza e lo sviluppo di attività riparative in favore della collettività.

Una convenzione importante per il territorio e che vedrà, in particolare la Confraternita Misericordia di Andria, impegnata in prima persona per assicurare a cittadini in misura alternativa o ammessi alla prova, di svolgere attività in favore della collettività grazie ai tanti servizi realizzati dall’associazione di volontariato andriese. La convenzione avrà durata annuale ed è stata sottoscritta dal direttore dell’UIEPE, dott. Pietro Guastamacchia e dalla Governatrice della Misericordia di Andria, Angela Vurchio.

Gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna sono organi periferici del Ministero che provvedono all’attuazione di programmi per le politiche di esecuzione penale esterna. Da tempo, in realtà, i due enti collaborano sul territorio, anche se da ieri, in pratica, la collaborazione sarà sigillata da un impegno scritto che certifica il gran lavoro svolto in particolare dalla Confraternita Misericordia di Andria e dall’affidabilità dei percorsi ideati dalla stessa associazione come specificato dallo stesso UIEPE, con il coordinamento della propria referente Francesca Carbone, proprio in questo ambito del reinserimento sociale e del sostegno per le pene alternative. «Abbiamo già diversi ragazzi che ci aiutano nei servizi quotidiani e che trovano qui una grande famiglia pronta ad accoglierli – ci dice Francesca Carbone, referente del progetto – siamo estremamente soddisfatti e cercheremo di proseguire con l’aiuto dell’UIEPE, nelle attività e negli obiettivi contenuti in questa convenzione».

Tra gli obiettivi c’è anche la costituzione di una rete di risorse che accolgano i soggetti ammessi alla misura alternativa o ammessi alla sospensione del procedimento con messa alla prova e che hanno aderito ad un progetto riparativo.