Il Consiglio Provinciale, riunito in assise straordinaria in Piazza San Pio X ad Andria nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Agrario di Andria, ha deliberato un ordine del giorno per dire “no” all’ampliamento della discarica di Contrada “Tufarelle” a Minervino Murge e per chiedere agli uffici tecnici il riesame degli atti approvati durante la Conferenza di Servizi del luglio scorso. Una scelta quella della provincia che, su sollecitazione di diversi cittadini intervenuti durante il Consiglio, ha puntato sulla salute pubblica e sulla vocazione agricola del territorio nel quale insisterebbe la nuova discarica. Territorio che in poche centinaia di metri ha già avuto degli impianti di stoccaggio rifiuti anche di tipo speciale, e vi è anche una infrazione in corso da parte dell’Unione Europea all’Italia.

FACCIA A FACCIA MORRA-GIORGINOA tener banco nella fase iniziale e finale, in realtà, anche lo scontro politico tra i Sindaci della BAT ed il Sindaco di Canosa Roberto Morra, reo secondo i colleghi di non aver preso parte alle Assemblee dei Sindaci ed in particolare a quella di quest’oggi preliminare al Consiglio Provinciale stesso. Un batti e ribatti che si è protratto sino al termine dell’assise con un lungo faccia a faccia con il Presidente Nicola Giorgino. Formalmente, come ricordato da ambo le parti, il Primo Cittadino Morra non può far parte del Consiglio Provinciale anche se è componente dell’Assemblea dei Sindaci della BAT. Difatto, comunque, il provvedimento di VIA all’ampliamento della discarica di Contrada Tufarelle è in questo momento sospeso sia per effetto dell’ordine del giorno della Provincia che per effetto del ricorso, consentito dalla legge, effettuato dal Comune di Canosa nei termini prestabiliti di 10 giorni dalla pubblicazione del provvedimento della Conferenza di Servizi.