«Qualche giorno fa il consigliere regionale e comunale andriese Nino Marmo è intervenuto a proposito del registro tumori della Asl Bt – afferma la consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari. Condivido la sua analisi a proposito della prevenzione in campo sanitario, così come è valida la sua posizione sulla questione ambientale del nostro territorio, per citarlo, stretto in condizioni ambientali critiche, a partire dalle discariche non chiuse e non bonificate. A tal proposito però devo rammentare al doppio consigliere, già presidente del Consiglio Comunale di Andria e consigliere comunale negli ultimi sette anni, che la Regione Puglia in data 16 giugno ha dichiarato che il gestore della discarica di rifiuti ubicata in Contrada San Nicola La Guardia di proprietà del Comune non ha ancora avviato le attività di chiusura in sicurezza e post-gestione e quindi la Regione Puglia ha dovuto procedere ad emanare una nuova diffida, anche in considerazione di una serie di lavori non ancora effettuati così come certificato dall’ARPA Puglia.

Le critiche alle discariche amministrate da altri, quindi, andrebbero accompagnate anche da autocritiche per le discariche amministrate in prima persona o dalla propria componente politica. Beffardo anche il tono e la chiusura di una sua dichiarazione del mese scorso. Il doppio consigliere così ammoniva: “chissà se un giorno, poi, la scienza ci consegnerà le ragioni della drammatica incidenza di tumori nella nostra Regione…”. Un suggerimento: potrà seguire il dibattito parlamentare scaturito da una proposta del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico sull’istituzione di una rete dei registri tumori di tutta Italia. Ma soprattutto potrebbe domandarsi se anche nella nostra città si può chiedere a qualcuno di mettersi non una, ma due mani sulla coscienza invece che sugli occhi».