Da ora in poi i vigili urbani dei 258 comuni pugliesi avranno regole uniche ed uniformi su tutto il territorio regionale. Lo ha stabilito la commissione affari generali del consiglio regionale dando attuazione ad una legge del 2011 rimasta nel cassetto. Il nuovo regolamento ha equiparato i corpi di polizia locale alla polizia di stato. Stessi gradi, stessi scatti, modalità per l’avanzamento di carriera e anche stesse divise. I comuni potranno chiedere un contributo regionale per adeguarsi alle nuove regole su cui hanno espresso parere contrario i sindacati Uil, Cisl e Cisal.

Il parere favorevole della commissione è arrivato a maggioranza, con l’astensione di De Leonardis (AP) e Perrini (DIT) e il voto contrario di Gatta (FI). La Commissione prima di passare all’esame del Regolamento ha audito, nel merito, i rappresentanti sindacali della Funzione pubblica (UIL, CISL e CISAL) e dell’Associazione nazionale dei Comandanti e Ufficiali dei Corpi di Polizia municipale, i quali hanno fornito dei contributi scritti facendo prevalere la necessità di apportare delle modifiche in merito ai tempi e modalità di adeguamento dei mezzi e degli strumenti operativi, chiedendo di rivedere i riferimenti da cui emergerebbero conflittualità in sede di attribuzione dei nuovi distintivi di grado, che mirano a distinguere il ruolo e la funzione e il riconoscimento della sovra ordinazione funzionale all’anzianità di servizio.

L’unica sigla sindacale a difendere l’impianto del regolamento è stata la CISAL, rilevando l’importanza del lavoro svolto in sede di Comitato paritetico ai fini della redazione del Regolamento sulle uniformi, distintivi di grado, dei mezzi e strumenti in dotazione alla polizia locale.