Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma delle segreterie dei seguenti partiti e movimenti politici: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Npsi-Liberali e Riformisti, Udc, Io Sud, Movimento Pugliese e Generazione Catuma.
«Ancora una volta, l’ennesima in questi 5 anni di Amministrazione Bruno, siamo allibiti dallo svolgimento dell’ultimo Consiglio Comunale. Dopo aver trascorso i primi venti minuti, senza discussione alcuna da parte della maggioranza, per approvare ben due variazioni di bilancio e ben quattro debito fuori bilancio, tra cui uno di oltre 600mila euro per bollette Enel non pagate nell’anno 2024 (altro che debiti del passato), si giunge al vero motivo della convocazione di un Consiglio Comunale a pochi giorni dalle competiIoni elettorali regionali: l’approvazione del progetto di finanza con il quale si avvia la procedura per la gestione privata della piscina.
Nulla da eccepire sulla futura riapertura della piscina comunale, il centro-destra, infatti, sin dal 2018 aveva deliberato di esternalizzarne la gestione. Da allora sono trascorsi sette anni tra gestione commissariale prima e del PD poi, dove l’incuria di un impianto sportivo, un tempo fiore all’occhiello della città, è balzato agli onori della cronaca nazionale finendo pure su Striscia la notizia! Ciò che noi contestiamo riguarda tutta la procedura amministrativa posta in essere, ingarbugliata e discutibile, incompleta e con allegati errati, che sceglie deliberatamente di non applicare la nuova normativa, più favorevole ai cittadini ed al Comune, più trasparente e più aperta alla reale concorrenza tra i privati interessati, ma di rifarsi a quella precedente più sconveniente per gli interessi della comunità, secondo quanto stabilito da diverse circolari ANAC.
Nonostante tutto, la piscina va!
Con gioia di tutti i cittadini ignari, ma soprattutto con gioia degli amministratori della sinistra andriese che, con bulldog al seguito, ha raggiunto il risultato “progettato”, nonostante il voto di astensione del presidente del Consiglio Giovanni Vurchio che ha fatto riferimento ad altre possibilità – a suo dire – di finanziamento del progetto, in parte addirittura a fondo perduto.
Così accade che un immobile del valore fra i 3 e i 5 milioni viene affidato per 20 anni, senza royalty e senza canone per il Comune! A fronte di una spesa massima per rimettere in funzione la struttura di circa 600 mila euro, mentre per la gara di affitto chiedevano canoni che non hanno suscitato alcun interesse. Noi anche questo abbiamo contestato!
Sembra normale tutto questo? Dov’è il Partenariato Pubblico Privato? Tutto a te e niente a me?
Il pubblico interesse è costituito da due elementi inscindibili: la fruibilità della piscina per i cittadini e la remunerazione a favore del Comune da un immobile enorme e di valore.
Questo la sindaca Bruno lo ha dimenticato, troppo impegnata del resto, sino a poche settimane fa a tentare di garantirsi un posto in Regione ed oggi a barcamenarsi tra il PD e la lista del suo precedente punto di riferimento come il consigliere regionale Caracciolo.
Alla fine persino i consiglieri di maggioranza si sono ricordati di predisporre un emendamento per dare indirizzo al dirigente affinché nel bando sia inserito un canone, seppur ridicolo di 200 euro al mese. Ma persino qui l’Amministrazione ha trovato delle difficoltà ad accettarlo, forse perché il pacchetto era “pre confezionato”?
La piscina funzionante la vogliono tutti, anche noi, ma con atti legittimi, trasparenti e con la massima concorrenza. Si sarebbe potuto fare altro, ma non lo si è voluto, perché le decisioni si prendono in altre stanze, il Consiglio bue deve solo ratificare le decisioni assunte dai gestori del potere! Incuranti del fatto che atti amministrativi scritti con i piedi possono danneggiare pure il privato proponente».






































