Si conclude oggi una doppia seduta intensiva dedicata alle difese nell’ambito del processo d’appello sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 tra Andria e Corato in corso di svolgimento a Bari. Ad inizio giugno la procura generale di Bari ha richiesto nuovamente 15 condanne, tra i 12 ed i 6 anni di reclusione, per gli imputati con anche una sanzione da 1,1 milione di euro per Ferrotramviaria e la revoca di autorizzazioni, licenze e concessioni per l’esercizio dell’attività per un anno. Le richieste sono sostanzialmente le stesse già presentate il 27 ottobre del 2022 dalla procura di Trani nel corso del processo di primo grado. Alla fine il Tribunale tranese condannò a 6 anni e 6 mesi di reclusione Vito Piccarreta (capostazione di Andria), e a 7 anni Nicola Lorizzo (capotreno del convoglio partito da Andria e diretto a Corato), disponendo 14 assoluzioni. Il Tribunale escluse l’illecito amministrativo di Ferrotramviaria perché “il fatto non sussiste”. La Procura tranese ha impugnato la sentenza a gennaio 2024.
Da qualche giorno sono però iniziate le udienze per le discussioni delle difese dopo le richieste della procura generale con 23 difensori dei responsabili civili. L’istruttoria di secondo grado ha ricalcato quella del primo con la contestazione agli imputati a vario titolo dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e falso. Il processo d’appello ha subito una decisa accelerata a partire da aprile scorso quando il presidente del collegio giudicante ha scelto di dare il via ad un calendario particolarmente fitto di udienze. Non ci sarà, invece, una super perizia richiesta dall’accusa per valutare l’elemento della velocità dei convogli su quella tratta a binario unico. I pm, in sostanza, si sono chiesti cosa sarebbe accaduto se su quella tratta ci fosse stato l’obbligo di una velocità ridotta, come poi successivamente avvenuto dopo l’incidente.
Il 10 ed 11 luglio nuova tornata di udienze per le difese mentre il 12 luglio saranno esattamente 9 anni quelli trascorsi da quel tragico impatto tra i due convogli che provocò 23 vittime e 51 feriti per una delle tragedie ferroviarie più disastrose accadute in Italia.