I livelli di polveri sottili e di biossido di azoto restano piuttosto alti almeno in una parte della città e per questo esistono delle responsabilità e soprattutto bisognerebbe prendere dei provvedimenti. A sostenerlo è Sabino Napolitano coordinatore andriese di Fratelli d’Italia dopo il nuovo report Mal’Aria di Legambiente, basato sui dati ARPA della centralina fissa presente in via Vaccina al momento ancora all’interno del cantiere di interramento. Andria anche per quest’anno sconta la presenza nella negativa classifica della qualità dell’aria.
Migliori sono sicuramente i dati che provengono dalle centraline posizionate dal Forum Ambiente Ricorda e Rispetta in diversi punti ma anche la centralina mobile dell’ARPA che è stata posizionata per 9 mesi in via Murge. In entrambi i casi però c’è un dato che resta allarmante: la maggior parte dell’inquinamento nel resto della città è dovuto al traffico veicolare.
Quest’anno poi c’è il report di Greenpeace che ha posizionato Andria tra le città in cui sono presenti inquinanti nelle acque potabili. Altro studio che non lascia certo dormire sonni tranquilli.
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