Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del commissario cittadino di Fratelli d’Italia Andria, il dott. Sabino Napolitano:

«Il Consiglio Comunale, su indicazione della giunta Bruno, ha approvato le nuove tariffe relative alla Tari, il tributo locale destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per la città di Andria. Ebbene, anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha varato un nuovo aumento, nella fattispecie, del 6,13% che va a colpire i cittadini anziché premiarli per il raggiungimento annuo del 75% di raccolta differenziata. Un risultato importante questo del 75% di cui però i cittadini, veri protagonisti del risultato, non ne traggono il giusto beneficio economico.

Ma c’è un dato politico più significativo di questa vicenda: mentre a Barletta (con una percentuale annua di differenziata del 67%, quindi minore rispetto ad Andria), l’Amministrazione Cannito di centro-destra blocca gli aumenti della Tari, ad Andria questo non si riesce a fare. Perché? Forse perché non c’è stata, nei mesi e nelle settimane scorse, una forte volontà politica del PD e della giunta Bruno volta ad impedire questo, ennesimo, insopportabile aumento della Tari. Troppo presi dalle beghe interne, all’interno del PD e fuori dallo stesso, dalle riunioni su possibili rimpasti e sull’entrata in giunta dei 5 stelle e dalla querelle tra il sindaco ed il presidente del Consiglio Comunale, nella maggioranza nessuno ha pensato a come bloccare gli aumenti. Di questo i cittadini andriesi devono prenderne atto, come tutti ormai avranno compreso che si sono rivelate bugie quelle della sinistra andriese sull’obiettivo della tariffa puntuale e del “meno indifferenziato produci, meno paghi”. La verità è che il servizio di pulizia nella città di Andria non è migliorato, ma la Tari aumenta lo stesso nonostante l’attenzione dei cittadini andriesi nel portare la raccolta differenziata al 75%.

Ringraziamo, quindi, da un lato l’Amministrazione Bruno incapace di una minima azione volta a diminuire la Tari e la Regione Puglia di Emiliano che continua a non riuscire a chiudere il ciclo dei rifiuti, vivendo uno stato di emergenza ordinaria a danno dei cittadini pugliesi, specie di quelli più diligenti come i cittadini andriesi.

Insomma se da un lato aumentano le indennità di sindaco ed assessori, dall’altro lato aumenta pure la Tari per i cittadini. Una equazione che i cittadini andriesi difficilmente dimenticheranno».