«In occasione del Consiglio Comunale che si terrà in data odierna, sarà discussa una interrogazione, già calendarizzata per lo scorso incontro ma rimandata, presentata da Forza Italia e avente ad oggetto l’eliminazione della esenzione della Tosap per alcune categorie.
Con Deliberazione consiliare n. 10 del 12 marzo 2002, come noto, durante l’amministrazione di centro sinistra, veniva modificato l’art. 32 del Regolamento Comunale sulla Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) e si prevedeva, tra le altre, l’esenzione dal pagamento della stessa per le sole occupazioni del mercato settimanale.
Tale esenzione è rimasta incontestata per quasi due decenni, dal 2002 al 2020, durante i quali si sono succedute diverse amministrazioni». Lo scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia, Donatella Fracchiolla.

«Durante la gestione commissariale, tuttavia, tale modifica è stata annullata, sulla scorta di una presunta e non meglio precisata illegittimità della stessa, con la conseguenza che la TOSAP, risulterebbe dovuta anche per quelle fattispecie prima esentate. Ciononostante, non solo il Commissario non stabiliva la tariffa da approvare, ma, da allora, ne’ il Commissario, ne’ l’attuale amministrazione prima dell’ottobre 2022, hanno provveduto al recupero delle somme asseritamente dovute per le annualità in corso (tantomeno per quelle precedenti) e alla redazione di un nuovo regolamento.

L’attuale Amministrazione, dunque, solo alla fine dell’anno 2022, decideva di attuare quanto indicato nella Delibera del Commissario sopra richiamata e di andare oltre quanto ivi riportato, attribuendo, arbitrariamente, alla stessa, efficacia retroattiva. Ne deriva che sono stati inviati avvisi di pagamento relativi alla TOSAP, non soltanto per l’anno 2022, ma anche per l’anno 2017. Secondo tale impostazione, negli anni a venire, sarà richiesto, altresì, il pagamento anche per le annualità 2018, 2019, 2020 (2021 no considerato “anno bianco” causa il covid). Analogamente, secondo il censurabile orientamento di questa amministrazione, sarebbero state dovute anche le annualità 2015 e 2016, ma (per nostra fortuna) l’Ente avrebbe “dimenticato” di richiederle, incorrendo in un danno erariale.

Anche il TAR Puglia, ritenendo la questione non pacifica, ha accolto l’istanza cautelare presentata sul punto da parte delle Associazioni di categoria e con l’ordinanza n. 83/2023, ha sospeso i relativi avviso di accertamento, nell’attesa che il Tribunale adito si pronunci nel merito (udienza fissata per il prossimo 18 dicembre 2023).

Sulla asserita illegittimità della esenzione sostenuta dal Commissario e avvallata da questa amministrazione; sulla operatività della retroattività della stessa; sul mancato recupero dal 2015 e sulla ordinanza TAR che sospende l’esecuzione degli avvisi, l’Amministrazione, oggi, è chiamata a rispondere».