Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Presidente del Laboratorio Verde Fareambiente di Andia OdV, Benedetto Miscioscia:

«Si fa sempre più critica la viabilità che da Montegrosso, la porta nord d’ingresso al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, conduce alla S.P. ex 234 all’altezza del bivio con la strada che prosegue per San Magno nota per la presenza di tombe risalenti al Neolitico. Infatti, la strada denominata “Mediana delle Murge” che attraversa la Murgia e incrocia la S.P. per Minervino M. e la via Vecchia per Spinazzola, in alcuni tratti, oltre ad alcuni dissesti del manto stradale, ormai si sta riducendo ad un viottolo di campagna a causa dei mancati interventi di pulizia e rimozione di alberi e arbusti nati spontaneamente lungo il ciglio stradale tanto da invadere la sede stradale, restringendo la carreggiata con grave pericolo per la circolazione stradale degli autoveicoli in transito, soprattutto di sera.

E’ paradossale che di questa strada la Regione, di cui ha la competenza, se ne sia completamente disinteressata. La mancata manutenzione da anni, ha portato a queste conseguenze per le quali, a memoria, non risulta esservi stato qualche interessamento di qualche consigliere regionale del territorio, probabilmente interessati ad altre più importanti problematiche da portare avanti a favore delle comunità territoriali. Intanto, la viabilità di detta strada è sempre più compromessa nel loro più disinteresse generale, forse perché abituati a percorrere autostrade o strade a scorrimento veloce, mentre la Murgia ha bisogno di uno scorrimento rallentato. Rallentato certamente per poterne apprezzare la bellezza della sua natura e del suo paesaggio ma in sicurezza; quella che, purtroppo, non viene assicurata a questo suggestivo percorso murgiano che ha origine dal Borgo di Montegrosso e conduce verso Castel del Monte. Poi dicono di voler valorizzare i borghi
e il territorio. Ma se è questo il biglietto da visita che gli organi deputati regionali ci riservano, allora non ci rimane altro che rassegnarci all’indifferenza e all’abbandono con il conseguente crescente degrado ambientale; sì perché anche la strada degradata fa parte dell’ambiente circostante, anche se asfaltata».