In una lunga nota la consigliera comunale di Forza Italia Donatella Fracchiolla risponde al gruppo Andria Lab 3.

«Vili accuse personali, falsità, disinformazione, manipolazione dell’iter procedurale e buio pesto nel merito della vicenda dei rimborsi delle gelate. Sarà la sicumera dell’eccessiva esperienza politica e parapolitica accumulata nei decenni, l’odio per il pluralismo, per la libertà e l’indipendenza di pensiero, loro che non sopportano chi difende il bene comune ed il futuro della nostra comunità, unico faro del mio mandato politico. La stagione dei proclami, dei programmi elettorali fotocopia, delle culture politiche scambiabili, dello storytelling, del politicamente corretto e dei troppi cattivi pensieri è terminata, servono persone serie, competenti e responsabili, che si occupino del bene della città, di governare proponendo visioni e ricette, anche alternative, di crescita e sviluppo, ma che si trovino d’accordo sui fondamentali principi su cui ispirare la propria azione politica.

Passando al comunicato delle falsità, un primo aspetto riguarda l’iter procedurale e la discussione dell’interrogazione sulle gelate, non menzionate nel testo a firma Andria Lab3. La lesa maestà nasce dal mio richiamo all’articolo del 13 gennaio 2021, a firma della attuale amministrazione, nella persona dell’Assessore Troia, in cui si dichiarava “conclusa la fase istruttoria” ìal netto di qualche richiesta di integrazione documentale, subordinando (strumentalmente) l’erogazione dei fondi statali a quella dei fondi regionali. I confusi autori di Andria Lab3, con un un coup de teatre, degno del migliore Goldoni, dimenticano poi che nelle dichiarazioni pubbliche di gennaio, l’Assessore non menzionava il bilancio di previsione e risolveva magicamente le difficoltà della scarsità di personale e dell’iter burocratico, promettendo agli agricoltori l’erogazione dei fondi a breve termine, in spregio alle loro legittime aspettative di tartassati cittadini.

I mesi sono trascorsi veloci e la primavera sorprendeva tutti senza che alcun avanzamento della procedura e tantomeno erogazione parziale dei fondi si concretizzasse, smentendo totalmente le dichiarazioni dell’Amministrazione. Per 4 mesi ho pazientemente interloquito con gli uffici, per senso di responsabilità istituzionale, ricevendo promessa di una soluzione prossima della vicenda, fino ad avere garanzie sulla conclusione della procedura “a breve e comunque non oltre il mese di aprile”.

Ho presentato un’interrogazione sulla vicenda, prima calendarizzata, poi dimenticata per errore e quindi reinserita con ordine del giorno aggiuntivo, esercitando la fondamentale funzione dell’accountability democratica, sconosciuta agli estensori dell’articolo, ovvero chiedere conto all’amministrazione del suo operato, delle sue dichiarazioni, dei continui rinvii e della mancata previsione delle tempistiche di erogazione. La mia colpa imperdonabile? Aver diffuso la richiesta di chiarezza con un articolo per informare l’opinione pubblica e gli agricoltori, demoralizzati ed in attesa da anni. Alla discussione, l’assessore era prima dichiarato assente dal Presidente del Consiglio, quindi arrivava in ritardo e la diretta streeming si interrompeva proprio durante la (non) risposta all’interrogazione. Per concludere, la relazione scritta di riscontro alle domande, annunciata a favore di telecamere, era negata a telecamere spente!. Questa è la ricostruzione dell’iter “particolare” che l’interrogazione ha dovuto seguire per giungere ad una (non) discussione che il comunicato Andria lab3 ignora.

Ciò precisato, si replica, ora, nel merito, relegato, nel comunicato di Andria lab3 ad un solo unico rigo, dove si parla presuntamente di risposte “chiare ed esaustive”. Le risposte alle mie domande sulle previsioni delle tempistiche per l’erogazione dei fondi statali (già nelle casse del comune) e regionali (non ancora nelle casse del Comune) non sono state fornite, né – essendo, per l’amministrazione, subordinata l’attribuzione delle prime a quella delle seconde – si è detto cosa sia stato fatto con la Regione, di medesimo colore politico dopo dieci anni, per velocizzare la procedura dell’introito delle somme regionali aggiuntive rispetto a quelle statali! L’esigenza palesata e non spiegata di non duplicare l’istruttoria, l’iter burocratico complicato e l’asserita assenza di personale non sono risposte alle mie domande e soprattutto non possono ledere i diritti degli agricoltori di avere quel piccolo ristoro per danni subiti oramai 3-4 anni addietro, a parere di chi scrive. Chiarito anche il merito, si chiede, dunque, all’autore dell’articolo a firma Andria lab3: quali sarebbero le risposte “chiare ed esaustive” fornite sui punti sopra indicati?? Quando sarebbero state date al sottoscritto Consigliere e da chi esattamente?? In cosa sarebbe mancato il passaggio con l’Ufficio che pure è stato effettuato per ben due volte, negli ultimi 4 mesi, prima di procedere alla presentazione della interrogazione, peraltro finanche annunciata preventivamente, per eccesso di correttezza immeritata?? In quale circostanza pubblica l’erogazione dei fondi sarebbe stata subordinata alla approvazione del Bilancio di previsione?? Come mai il DUP, allegato proprio al bilancio di previsione, non indicava tali somme ed anzi era fermo al 2018 e non era stato aggiornato con gli sviluppi degli ultimi tre anni?? Come mai l’iter burocratico, già di per sé farraginoso e reso ancor più complicato dall’assenza di personale, non costituiva un problema a metà gennaio quando si prometteva “a breve e senza ritardi” (poi entro aprile) la tanto attesa erogazione delle somme?

Questa è la nuova socialdemocrazia che avanza? Questa è la risposta alle sperequazioni, al degrado umano sociale ed economico, alla asserita cattiva gestione del passato? Ma per cortesia! Quella espressa dall’autore del comunicato di Andria 3lab è la cattiva politica della peggiore sinistra, che sopperisce alla totale mancanza di argomenti con l’attacco personale, aggiungendoci stile villano e la codardia di non assumersi la responsabilità delle proprie dichiarazioni. Sempre loro, in prima linea e molto spesso dietro le linee, cattocomunisti a buon mercato, rimane ben poco agli attempati e poco acculturati eredi della tradizione statalista della sinistra, molta lotta e poco governo. Il comunicato di Andria lab3, oltre ad essere un vile attacco personale, del tutto destituito di fondamento, continua a non fornire, nel merito, le risposte di cui la comunità agricola ha bisogno e che la presentazione della interrogazione voleva provare a fornire. Oltre a scriverne qualcuno, noi di articoli ne leggiamo molti, studiamo moltissimi documenti e presentiamo proposte, mettendoci la faccia, mentre chi ha firmato l’articolo non si informa e si nasconde. Ci si auspica, in futuro, di potersi confrontare civilmente su contenuti e fatti, non su arbitrari e sgarbati giudizi personali, con il rispetto ciascuno dell’opinione e del credo politico altrui, senza offesa gratuita, al fine di fornire soluzioni ai problemi della Città e non vili attacchi personali. I valori di libertà e di democrazia, l’alto senso del mandato politico e la volontà di contribuire alla rinascita del nostro territorio m’impongono di continuare a mantenere alta l’azione vigile di controllo sull’operato dell’amministrazione e di proposta concreta e fattiva, nel rispetto istituzionale e personale della dialettica di maggioranza e opposizione, senza retorica e personalismi. Rimane l’amarezza di chi svolge l’incarico politico come mandato per il bene della comunità, di chi non ha mai vissuto di politica e dei suoi contorni, di chi non è politico per professione ed interessi ma per passione e soprattutto ideali».