L’idea è molto semplice ma allo stesso tempo originale: una app del meteo in dialetto andriese che promuove giorno per giorno un “detto” tipico del territorio federiciano. Lorenzo Sgaramella, giovane andriese di 24 anni, ha pensato di raccontare in questo modo la storia della sua amata terra. La app realizzata in totale autonomia si chiama “UTIMB”, letteralmente “Il Tempo”, e nonostante la sua semplicità si presenta di forte impatto. Il motivo? Per via della curiosità che trasmette ogni giorno nel scoprire una tipica espressione in dialetto della storia andriese. Per Lorenzo un vero e proprio lavoro di ricerca della storia di Andria e della sua tradizione linguistica. “UTIMB”, oltre ad offrire indicazioni precise sul meteo del giorno, dona anche un pezzo di storia federiciana andando a ripescare “detti” che i più grandi conosceranno senz’altro, ma che forse sfuggono alle generazioni più giovani.

«La mia idea di partenza – spiega Lorenzo Sgaramella – era quella di preservare il nostro dialetto. I “detti” dei nostri nonni sono il patrimonio inestimabile della nostra comunità, e spero che questa App possa rendere onore alla nostra storia. L’idea del meteo invece è molto semplice: un qualcosa di utile che a tutti può servire giornalmente. Se poi ci mettiamo il dialetto andriese, la App diventa più simpatica. Inserendo le nostre espressioni storiche, infine, dona una buona dose di curiosità. Spero che questa mia iniziativa possa essere apprezzata per il suo vero scopo: preservare il nostro dialetto e la sua storia».

La App “UTIMB” è già disponibile sia per i dispositivi Android che per quelli con sistema iOS. Scaricarla è semplice e gratuito, ma soprattutto è molto leggera. La sua semplicità infatti non pesa sulla memoria del telefono. Una volta aperta basta consentire di individuare la propria posizione per attivare il meteo del luogo in cui ci si trova. Inoltre è possibile aggiungere le previsioni di altre città.

«In futuro – continua Lorenzo Sgaramella – spero di poter “allargare” questa mia idea anche ad altre città, così da poter valorizzare anche altri detti e dialetti di altre Province o Regioni. Per il momento sono contento di aver contribuito nel mio piccolo a valorizzare la mia città, per l’appunto Andria».