Tornano in aula da oggi gli studenti delle scuole superiori pugliesi.  Fino al 6 febbraio, in base all’ordinanza emanata dal governatore Michele Emiliano, gli studenti possono seguire in presenza, entro il limite del 50% per ogni aula, oppure proseguire con la didattica integrata digitale, cioè con le lezioni a distanza. Ed è stata proprio quest’ultima la scelta più comune degli studenti ma anche di diversi istituti.

In base ai dati raccolti stamattina dalle scuole, e secondo quanto comunicato nei giorni scorsi anche dai sindacati, la presenza oscilla tra il 20 e il 25%. Una presenza timida in realtà tra chi ha particolare nostalgia di rientrare in classe in presenza e chi è spaventato dalla possibilità di contagi specialmente per quel che concerne i trasporti.

Nella BAT non si sono registrati particolari disagi questa mattina soprattutto per quel che concerne proprio i trasporti. Queste foto si riferiscono alla città di Andria. Molto contenuta l’affluenza di studenti sui bus, anche se il Comune aveva previsto anche la presenza della Protezione Civile per evitare assembramenti alle fermate. Per quel che concerne l’affluenza nelle scuole, invece, sopra la media regionale c’è senza dubbio Barletta con il Liceo Scientifico “Cafiero” a farla da padrona con il 48% degli studenti che hanno scelto di tornare in classe. Sopra la media anche il Liceo Classico (37%) e l’Istituto “Garrone” con il 35%. Nella media regionale l’Istituto Tecnico “Cassandro-Fermi-Nervi” con il 27% di studenti giunti in aula stamattina. Il 40% degli studenti ha scelto di tornare in classe anche all’Istituto “Jannuzzi” di Andria dove, invece, sono rimasti chiusi ed interamente con didattica a distanza almeno fino al 6 febbraio, sia il Liceo Classico “Carlo Troya” che l’Istituto “Lotti-Umberto I”. Poche le presenze anche negli altri istituti con percentuali molto basse sia allo Scientifico “Nuzzi” che all’Istituto “Carafa”. Tra il 12 ed il 16% di presenze, invece, a Trani al “De Santis” e all’Istituto “Aldo Moro”.

In tanti tra i Presidi ed i Docenti, in realtà, restano molto scettici rispetto alla possibilità di scelta con la didattica mista che crea non pochi problemi sia di gestione delle aule che di apprendimento per gli studenti.