Le lacrime e poi l’annuncio: «Ritiro le dimissioni, sono il Presidente della Fidelis Andria». Aldo Roselli resta “patron” della società andriese al termine della lunga conferenza stampa indetta nel tardo pomeriggio per fare chiarezza su alcuni passaggi di questa stagione e sulle dimissioni presentate nell’Assemblea dei Soci lunedì 3 febbraio.

Aldo Roselli, prima di confermare la sua permanenza al timone della società, ha voluto chiarire diversi passaggi. Tanti gli argomenti a partire dagli Under: «Uno dei nostri punti deboli nel girone di andata è stato il parco Under, in termini di quantità e qualità». Il retroscena su Jack Poluzzi: «Avevo trovato personalmente l’accordo con Poluzzi, ma il problema Under ci ha costretti a non poter chiudere la trattativa». Poi il passaggio sul match vinto contro il Francavilla domenica scorsa, con la contestazione dei tifosi andriesi: «La squadra ha dimostrato grande compattezza andando a vincere in inferiorità numerica, un qualcosa di incredibile che dimostra il grande gruppo formatosi. C’è rammarico per gli striscioni che sono spuntati in curva nel momento peggiore della partita, quando eravamo in 10 uomini e fermi sullo 0-0. E’ giusto contestare, non ho nulla contro i tifosi, il mio numero di telefono è ben noto e tante volte ho sentito telefonicamente una parte della tifoseria. Ma non è stato giusto in quel momento contestare la squadra che aveva bisogno di sostegno, nel momento più difficile della partita».

Aldo Roselli si sofferma su un secondo striscione comparso sempre durante il match contro il Francavilla: «Il secondo striscione mi ha fatto male a livello personale. Non l’ho trovato corretto. Come detto prima, io sono sempre a disposizione, con chiunque, specialmente i tifosi. Certe situazioni avrei voluto affrontarle diversamente». L’episodio della bomba ai danni dell’auto di Fabio Moscelli: «E’ l’unico episodio da cancellare in questa stagione».

Ora, la conferenza stampa, vede particolarmente emozionato il Presidente biancazzurro: «Non sono cose che avrei mai voluto dire, ma lo farò. Non so dove sarebbe oggi la Fidelis Andria se non fossi arrivato io ad assumere la carica di Presidente. Ci sono state tante difficoltà, ma anche momenti positivi. Il nostro primo anno, un ottimo campionato. Quest’anno le cose non vanno bene, ma pazienza, stiamo facendo la nostra esperienza. Capita di sbagliare. Abbiamo affrontato, e affrontiamo, difficoltà come l’impossibilità di allenarsi al “Degli Ulivi”, con tutte le spese che questo comporta nelle casse della società. Sono Presidente della Fidelis per passione. Non ho bisogno di pubblicizzare le mie aziende, i soldi che ho investito sono i miei. Questa società è in perfette condizioni di salute economica. Stipendi pagati, nessun arretrato. Tutto questo è stato reso possibile dal grande lavoro dei soci e di tutta la dirigenza».

Le lacrime: «Ieri ho incontrato la squadra…». Aldo Roselli si ferma e lascia scappare qualche lacrima. «Ho detto loro di stare tranquilli, di pensare al match di domenica. Dobbiamo salvare questa stagione. Io, onoro gli impegni presi. La mia decisione di dimettermi non è stata una mancanza di serietà. Le dimissioni sono state respinte durante l’Assemblea dei Soci. I nostri calciatori domenica scorsa non hanno mollato in 9 contro 11, e quindi neanche io mollerò. Ritiro le dimissioni, sono il Presidente della Fidelis Andria». Dopo questa affermazione partono gli applausi dei presenti durante la conferenza stampa.

Il finale della conferenza: «Ora dobbiamo ripartire. Chiedo a tutti di essere compatti. Tifosi, società, giornalisti, e tutti coloro che amano scrivere su facebook. Ricompattiamoci. Io sarò sempre disponibile al confronto. La nostra società è aperta a soggetti terzi che vorranno entrare. La Fidelis Andria è una società in salute. Salviamo questa stagione e pianifichiamo la prossima. E’ così che lavoro».