«Siamo giunti ormai al “tempo delle poltrone”, ma queste discussioni preferisco lasciarle ai giocatori di scacchi e occuparmi dei problemi veri della città, che non sono né di destra né di sinistra ma che dovrebbero interessare solo le persone capaci, sensibili e innamorate di questo territorio, nel tentativo di ridargli speranza e dignità». Interviene così, in una nota, Cesareo Troia Componente Esecutivo Regionale Verdi.

«Andria vive ormai di emergenze-urgenze, manca la Visione, una visione OLISTICA.  E’ finito il tempo del controllo del territorio da ogni punto di vista, è venuta meno una seria programmazione amministrativa.  Infatti, manca una responsabile Politica, senza la quale ogni atto rischia di risultare inefficace e slegato dal contesto, come lo dimostra la critica situazione delle sedi delle forze dell’ordine.

Un aspetto su cui concentrarsi è infatti la SICUREZZA, abbandonata e ormai lasciata in totale anarchia. Una “sicurezza” a 360° che passi attraverso i controlli a partire dall’abbandono dei rifiuti alla guida con i cellulari, dalla mancanza del casco, all’uso delle cinture di sicurezza, dal parcheggio selvaggio e in divieto, alle bici elettriche che scorrazzano in lungo e largo per la città. Dalla somministrazione di alcool ai giovani, al proliferare dello spaccio di sostanze stupefacenti agli angoli della città, dal vandalismo nell’incendiare le auto in sosta al comportamento irresponsabile nel vivere il centro storico. Questi sono solo alcuni esempi di come una città andrebbe amministrata ed educata al rispetto. E’ assolutamente indispensabile donare ai cittadini andriesi un briciolo di tranquillità e senso di sicurezza. Occorre impegnarsi per creare delle alternative interessanti ai giovani, non solo sotto l’aspetto dell’intrattenimento, ma soprattutto per quello sociale e culturale.

E’ altrettanto importante adoperarsi per garantire ai presidi di legalità una dignità, per la Guardia di Finanza, così come per i Carabinieri Forestali e anche per il Nostro Comando Stazione di via Gramsci che è ormai sotto sfratto e che occorre individuare in tempi celeri una alternativa valida e soprattutto funzionale.

Oggi Andria è una città allo sbando, si potrebbe creare, sotto una unica regia, un presidio interforze diviso per zone, per meglio controllare tutta la città.

Inoltre sarebbe auspicabile impartire a tutti gli alunni di scuola media superiore, lezioni volte ad insegnare il “senso civico” e ritornare ad insegnare quella che una volta era chiamata: “Educazione Civica”.

Senza alcuna polemica, auspico anche che qualche Parlamentare sensibile, si adoperi affinché si possano incrementare le forze di sicurezza su questo territorio anche in attesa della nuova Questura, trovare delle sedi idonee e definitive, dimostrando che oltre alle parole ci sono i fatti».