«È stata finalmente resa esecutiva la delibera comunale del 16 luglio 2018, che aveva dato l’avvio ad un percorso di individuazione di 7 sale ricevimenti (Antichi Sapori, Relais Sant’Agostino, Nymphaeum Ricevimenti, Palazzo Arnieci, Tenuta Montevitolo, Terre di Traiano, Villa Carafa) con l’obiettivo di offrire ai futuri sposi la possibilità di celebrare il loro matrimonio non più solo nella sala comunale».

Queste le parole dell’ex assessore agli Affari Generali, Giovanna Bruno, che continua: «Alla conclusione della procedura in sinergia con la commissione tecnica, tutto era pronto per l’attuazione dell’iniziativa che, alla caduta dell’amministrazione, è rimasta nei cassetti di qualche ufficio impolverato. Mentre nelle città limitrofe tutto ciò è già realtà da tempo, ad Andria giunge finalmente notizia dell’operatività della delibera, ma restano lecite alcune domande: quali sono stati gli ostacoli all’applicazione del provvedimento da tempo pronto? È già stato predisposto del personale, notoriamente in carenza, per tener fede agli impegni presi? Ricordiamo che il provvedimento mira non solo a valorizzare le eccellenze, ma a rendere il territorio polo attrattivo per il “destination wedding”».